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Jaime Smith c’è, Coleby resta un grosso punto interrogativo

Jaime Smith c’è, Coleby resta un grosso punto interrogativo

06 marzo 2020
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SASSARI. Cambi in corsa e porte girevoli, ma ora è assolutamente necessario che a girare sia il motore con tutte le sue componenti. L’inattesa battuta d’arresto di mercoledì nel Game1 dei playoff della Champions League pone già la Dinamo spalle al muro: il blitz fatto al PalaSerradimigni da Benite e compagni regala al San Pablo Burgos il match point per il passaggio del turno, spendibile già mercoledì in terra spagnola.

Coach Pozzecco ha scelto di rinunciare all’incostante Curtis Jerrells, con il quale (al di là delle dichiarazioni pubbliche) non ha mai avuto particolare feeling, e di accogliere a braccia aperte Jaime Smith. Il figliol prodigo dell’Alabama, sacrificato la scorsa estate sulla scorta della promozione in quintetto di Marco Spissu, è tornato di corsa a Sassari dopo l’esperienza in Turchia e si è messo subito a disposizione: grande talento, eccellente visione di gioco e mano morbida sono i suoi pregi, ben noti ai tifosi biancoblù quando i suoi difetti: in particolare a livello difensivo, dove nell’uno contro uno l’ex Cantù anche contro Burgos ha pagato costantemente dazio. Ma la difesa non era certo il punto forte del suo predecessore. In generale, con l’avvicendamento Jerrells-Smith, sulla carta le prospettive per la Dinamo sono assolutamente confortanti sia dal punto di vista tecnico che di spogliatoio.

Non lo stesso si può dire del reparto lunghi: l’addio del “fuggitivo” Jamel McLean ha aperto dentro l’area sassarese una falla che Dwight Coleby non solo non sembra in grado di riempire, ma il lungo bahamense sembra proprio nuotarci dentro. Dopo un inizio discretamente promettente, almeno a livello di energia messa sul parquet, durante questo lungo mese di allenamenti Coleby sembra avere fatto solo passi indietro e mercoledì contro Burgos è parso una componente del tutto slegata dal resto della squadra. Coach Pozzecco, che nel secondo tempo ha preferito giocare con Sorokas ed Evans piuttosto che rimandarlo in campo, può solo sperare che la chiave per accendere questo oggetto misterioso sia nelle mani di Jaime Smith e del suo pick&roll. (a.si.)

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