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Dinamo, nun fa la stupida stasera

di Andrea Sini
Dinamo, nun fa la stupida stasera

Alle 20,30 i biancoblù giocano a porte chiuse in casa della Virtus Roma, reduce da otto sconfitte consecutive

07 marzo 2020
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SASSARI. Silenzio, si gioca. Il vuoto del PalaEur intorno, l’insidia di una affamata Virtus Roma davanti: la Dinamo scende in campo stasera alle 20,30 a porte chiuse nell’immenso palasport dela Capitale, nell’anticipo della ventiquattresima giornata della serie A, con l’obiettivo di riprendere il filo interrotto una vita fa: tra le due sconfitte con Trento e Trieste e il lunghissimo periodo di stop, la squadra di Gianmarco Pozzecco vuole ritrovare il successo che in campionato manca addirittura da 48 giorni, ovvero dal blitz di Pesaro del 19 gennaio.

Nel frattempo sotto i ponti è passata tantissima acqua, due stranieri (McLean e Jerrells) si sono volatilizzati e al roster si sono aggiunti prima Dwight Coleby, poi Jaime Smith. È andato avanti anche il percorso in Champions League, che proprio tre giorni fa ha regalato al Banco di Sardegna l’inatteso passo falso interno contro gli spagnoli del San Pablo Burgos.

È proprio da questa freschissima sconfitta che i biancoblù devono partire, per affrontare una squadra che si trova in una situazione decisamente critica ma che a sua volta ha cambiato parecchio: la neopromossa Virtus, allenata da Piero Bucchi, si trova al terz’ultimo posto in classifica, a pari punti con Pistoia, 2 soli punti sopra la zona retrocessione. Non vince dal 14 dicembre e arriva da ben otto sconfitte consecutive. L’operazione di mercato più significativa dei giallorossi riguarda una vecchia conoscenza della Dinamo: Jerome Dyson, uno dei protagonisti del Triplete sassarese del 2015, si è di recente trasferito sulla sponda fortitudina di Bologna e al suo posto è arrivato Corey Webster, play-guardia neozelandese alto 1,88 cm per 86 kg: il giocatore proveniente dagli Zhejiang Lions farà il suo esordio proprio oggi. In precedenza, la Virtus aveva inserito in corsa nel roster anche l’ex Pesaro Jalen Barford, che dunque si ritrova la Dinamo di fronte per la terza volta in questa stagione, e un altro vecchio amico dei sassaresi, James White, che va ormai per i 38 e non è più il super atleta ammirato nella primissima stagione dei biancoblù nella massima serie.

Ma il Banco di Sardegna deve pensare soltanto a se stesso, come ha sottolineato proprio ieri coach Pozzecco. Per battere una Virtus affamata di punti servirà una prestazione “da Dinamo”, tenendo ben presente che nel gelo di un palasport da 11mila posti completamente deserto, anche il fattore mentale avrà il suo peso.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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