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cantara, allenatore dell’Ossese 

«Un libro e quattro passi la mia alternativa al campo»

di Pietro Rudellat
«Un libro e quattro passi la mia alternativa al campo»

NUORO. Domenica senza calcio causa coronavirus in Sardegna, dove si è fermato, il calcio dilettantistico, dall' Eccellenza alla Terza categoria ai tornei giovanili. Per gli addetti ai lavori una...

09 marzo 2020
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NUORO. Domenica senza calcio causa coronavirus in Sardegna, dove si è fermato, il calcio dilettantistico, dall' Eccellenza alla Terza categoria ai tornei giovanili.

Per gli addetti ai lavori una domenica diversa dal solito, priva dello stress da gara e dedicata alla famiglia o agli hobbies personali. Anche per Giuseppe Cantara, allenatore dell'Ossese in Eccellenza.

Da una domenica in campo a una domenica di riposo forzato.

«La salute viene al primo posto. Fermare i tornei è una giusta forma di prevenzione e come tale va accettata e applicata. Per me è stata una domenica diversa dal solito, vissuta in tranquillità a casa, coltivando le mie passioni che sono la camminata e la lettura».

Come è una domenica di calcio per un allenatore?

«E' una domenica dove si pensa solo alla partita e al modo migliore di arrivarci. Nelle gare casalinghe, insieme con la società, abbiamo deciso di lasciare la mattinata libera ai ragazzi e di ritrovarci alle 13 per la riunione tecnica. Alle 13.30 poi si va insieme al campo, dove si danno le ultime indicazioni sulla squadra avversaria e sulle palle inattive. Poi in campo per il riscaldamento e la partita. Se invece la gara è in trasferta partiamo in pull man da Ossi. Il pranzo è programmato per le 11.30 e successivamente si tiene la riunione tecnica. Alle 13.30 si arriva al campo. Anche in questo caso si danno le ultime indicazioni e poi si gioca. Io cerco di parlare il meno possibile prima della gara per lasciare che i giocatori trovino la giusta concentrazione. Solo qualche indicazione di massima. La formazione in genere la comunico la domenica nella riunione tecnica».

Tante domeniche tutte uguali. Ma questa difficilmente verrà dimenticata. La situazione legata al virus Covid-19 ha costretto anche il Comitato Regionale della Figc a sospendere e rinviare le gare della domenica per salvaguardare le salute dei tesserati.

«Come ho detto la salute viene prima di ogni altra cosa e la decisione della Figc tende a limitare i problemi che invece sarebbero sorti in caso di gare a porte chiuse. Noi tutti dobbiamo attenerci alle disposizioni. Per quanto ci riguarda abbiamo sospeso gli allenamenti e li riprenderemo in questa settimana, augurandoci che l'emergenza passi e si possa riprendere il campionato».

Come ha trascorso questa domenica?

«Ho cercato di occupare al meglio il tempo libero. Sono single e posso decidere liberamente come occuparlo. Una delle mie passioni è la lettura e ne ho approfittato per continuare la storia di un ozierese famoso, Francesco Ignazio Mannu, autore dell'inno " Su patriotu sardu a sos feudataros". Mi piace molto leggere, non ho una categoria precisa, mi piace cambiare. Nel pomeriggio poi ho dato sfogo a una mia grande passione, camminare. E' stata una domenica diversa, senza stress, ma mi auguro che questo momento difficile passi e che, senza mettere a rischio la salute, si possa tornare in campo».

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