la situazione
In Spagna il contagio cresce esponenzialmente
BURGOS. Una situazione di apparente normalità e un pubblico che attende trepidante di poter assistere alla partita programmata per stasera, che avrebbe potuto regalare ai beniamini di casa il...
10 marzo 2020
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BURGOS. Una situazione di apparente normalità e un pubblico che attende trepidante di poter assistere alla partita programmata per stasera, che avrebbe potuto regalare ai beniamini di casa il passaggio del turno in Champions League.
Ma dietro le rassicurazioni di facciata e le dichiarazioni ufficiali della società di casa, si nasconde una situazione che tanto normale non è: da almeno un paio di giorni il territorio di Burgos veniva indicato dagli stessi media locali come l’epicentro dei casi di Coronavirus nella comunità autonoma di Castiglia e Leon, che si trova a circa 250 chilometri a nord di Madrid.
Ieri sono stati registrati tre nuovi casi di positività (due donne e un uomo), anche se non nella città di Burgos ma nel centro di Miranda de Ebro, distante un’ottantina di chilometri. Con quest’ultimo aggiornamento sono 19 i casi di pazienti positivi al Covid-19 nel territorio della provincia di Burgos, anche se quelli localizzati nella città capoluogo sarebbero soltanto due: gli altri provengono da Miranda, Leon. Salamanca, Segovia e Valladolid e in alcuni casi i soggetti si trovano in isolamento domiciliario.
Al momento del loro arrivo in Spagna, avvenuto domenica pomeriggio, i giocatori della Dinamo avevano paragonato la situazione a quella che si viveva in Italia (fuori dalla zona rossa, ovviamente) sino a 10-15 giorni fa. Lo stesso presidente Stefano Sardara, in un video pubblicato sui canali ufficiali della Dinamo, aveva confermato l’assenza di particolare allarme.
Ma è proprio in questi giorni che il virus ha iniziato a diffondersi in maniera progressivamente più rapida nella penisola iberica, come sottolineato dai media spagnoli: i casi di contagio sono raddoppiati nel giro di una sola giornata, arrivando a sfondare quota mille. Al momento i principali focolai, a livello nazionale, sono localizzati nella zona di Madrid e nei Paesi Baschi, in particolare a Vitoria-Gasteiz.
Ma dietro le rassicurazioni di facciata e le dichiarazioni ufficiali della società di casa, si nasconde una situazione che tanto normale non è: da almeno un paio di giorni il territorio di Burgos veniva indicato dagli stessi media locali come l’epicentro dei casi di Coronavirus nella comunità autonoma di Castiglia e Leon, che si trova a circa 250 chilometri a nord di Madrid.
Ieri sono stati registrati tre nuovi casi di positività (due donne e un uomo), anche se non nella città di Burgos ma nel centro di Miranda de Ebro, distante un’ottantina di chilometri. Con quest’ultimo aggiornamento sono 19 i casi di pazienti positivi al Covid-19 nel territorio della provincia di Burgos, anche se quelli localizzati nella città capoluogo sarebbero soltanto due: gli altri provengono da Miranda, Leon. Salamanca, Segovia e Valladolid e in alcuni casi i soggetti si trovano in isolamento domiciliario.
Al momento del loro arrivo in Spagna, avvenuto domenica pomeriggio, i giocatori della Dinamo avevano paragonato la situazione a quella che si viveva in Italia (fuori dalla zona rossa, ovviamente) sino a 10-15 giorni fa. Lo stesso presidente Stefano Sardara, in un video pubblicato sui canali ufficiali della Dinamo, aveva confermato l’assenza di particolare allarme.
Ma è proprio in questi giorni che il virus ha iniziato a diffondersi in maniera progressivamente più rapida nella penisola iberica, come sottolineato dai media spagnoli: i casi di contagio sono raddoppiati nel giro di una sola giornata, arrivando a sfondare quota mille. Al momento i principali focolai, a livello nazionale, sono localizzati nella zona di Madrid e nei Paesi Baschi, in particolare a Vitoria-Gasteiz.
