La Nuova Sardegna

Sport

Sardara batte Spagna 1-0 «Una scelta responsabile»

Sardara batte Spagna 1-0 «Una scelta responsabile»

I biancoblù non avrebbero giocato a porte aperte, pronti a rinunciare al match La decisione ieri mattina. Al rientro a Sassari tutto il gruppo andrà in quarantena

11 marzo 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Alla fine ha prevalso la linea del buon senso, costruita e forzata sin dalla giornata di lunedì dalla Dinamo. Che attraverso il suo presidente Sardara – sostenuto dal presidente federale Petrucci – era stato chiarissimo: «O a porte chiuse o non scendiamo in campo. Non si gioca, con la salute».

La Dinamo in un primo momento aveva annunciato l’immediato rientro in Sardegna ma, vista l’apertura di uno spiraglio, ha deciso di restare in attesa, ben protetta in albergo. Il Burgos non si era detto esplicitamente contrario all’ipotesi di disputare il match senza pubblico, ma si era tutelato dietro il «non spetta a noi prendere questa decisione». E mentre la Bcl non si pronunciava, mantenendo la linea dell’adeguarsi ai provvedimenti adottati dei singoli governi nazionali, la decisione è arrivata ieri intorno all’ora di pranzo, calata dall’alto del governo spagnolo. Tutto lo sport iberico chiude le porte ai tifosi, basket e Burgos inclusi.

«Siamo felici che alla fine sia stata fatta una scelta responsabile – il commento del presidente della società biancoblù, Stefano Sardara –: dispiace anche a noi che la partita si disputi senza pubblico, abbiamo giocato a Roma in un PalaEur vuoto ed è stato surreale. Abbiamo chiesto a gran voce questa limitazione certi che fosse la scelta più giusta, in Italia combattiamo con questa situazione da più tempo, siamo avanti da un mese rispetto al resto d’Europa, conosciamo meglio questa epidemia e questo virus che ha una diffusione del contagio altissima. Abbiamo atteso responsabilmente questo provvedimento, certi della comprensione e della prudenza delle autorità spagnole da sempre di alto profilo nella tutela della salute ed eravamo certi che avrebbero fatto la scelta migliore». «Li ringraziamo sinceramente – conclude sardara –, non solo a nome nostro ma anche a nome delle comunità italiane e spagnole che sarebbero poi state in pericolo con una maggiore esposizione al problema». Soddisfatto anche il numero uno della Fip, Gianni Petrucci: «L'Italia è un Paese chiuso, altri sono come eravamo noi 15 giorni fa. Perchè solo le nostre squadre devono essere limitate quando questo disastro accomuna il mondo? È il momento delle decisioni concrete. La salute viene prima di qualsiasi competizione».

Al rientro a Sassari, previsto oggi, l’intero gruppo Dinamo dovrà mettersi in quarantena volontaria, come da disposizioni del governo. (mac)

In Primo Piano
I soccorsi

Olbia, si schianta con il suv contro tre auto parcheggiate

Le nostre iniziative