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«Chi vincerà lo scudetto? La Dinamo ovviamente»

«Chi vincerà lo scudetto? La Dinamo ovviamente»

Dwayne Evans, a casa in quarantena, dialoga coni i tifosi e fa i pronostici  «Ora pensiamo alla salute, ma quando riprenderemo saremo ancora più forti»

18 marzo 2020
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SASSARI. È dura la vita di un’atleta al tempo del coronavirus. «Gioco ai videogiochi, leggo, guardo serie tv e le repliche delle partite». Dwayne Evans, come tutti i suoi compagni della Dinamo, in questi giorni sta rispettando il periodo di quarantena a casa, dopo aver giocato in Spagna contro il Burgos, una sfida vinta dagli spagnoli che ha decretato l’esclusione dei sassaresi dalla Champions League.

Il virus ha stravolto le abitudini di tutti i giocatori biancoblù, compreso Evans: basta allenamenti quotidiani e sedute dal fisioterapista, stop a partite scandite da ritmi sempre più serrati.

«La priorità ora è preoccuparsi della salute della persone, supereremo anche questa prova», assicura Evans che ieri ha trovato un modo per ingannare la noia rispondendo alle decine di domande dei tifosi della Dinamo grazie al filo diretto messo in piedi dalla società sassarese sul suo profilo Instagram, “Ask to”.

Evans, 28 anni, statunitense, è arrivato quest’anno a Sassari e ha subito fatto sentire la sua presenza in squadra.

Le tue sensazioni sul campionato e cosa può fare la Dinamo? «È un campionato equilibrato e competitivo, dalla prima all’ultima in classifica. Ora pensiamo alla salute ma quando riprenderemo a giocare saremo ancora più forti, spero di vincere lo Scudetto». Evans è entusiasta dell’aria che si respira nei palazzetti italiani? «I tifosi sono tutti calorosi e appassionati, c’è sempre un grande tifo. Ma i nostri, ovviamente, sono i migliori! I tifosi della Dinamo non hanno rivali».

Cosa ti ha fatto scegliere la Dinamo? «Per me è stata una grande opportunità in un grande club. Sono felice di essere arrivato qui a Sassari».

L’avversario che hai marcato con più difficoltà in carriera? “John Wall” (gioca in Nba con gli Washington Wizards). E il tuo mito? «Dirk Nowitzki è stato il mio giocatore preferito fin da quando ero piccolo, ora Lebron James è quello che rispetto di più e al quale mi ispiro».

La cosa che ti piace di più della Sardegna? «Il clima, meraviglioso».

Come si vive lontano da casa? «Dopo un po’ ci si abitua, ma mi manca la famiglia ogni giorno, è normale».

Chi è stata la prima persona con cui hai parlato quando sei arrivato a Sassari? «Probabilmente Lele Fara, il nostro team manager: è un aiuto indispensabile per tutti noi durante l’anno».

Come ti trovi in Italia? «La vita qui è bella, si sta benissimo non posso davvero lamentarmi di niente». (g.z.)



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