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«Sospendere ai giocatori gli emolumenti di marzo»

«Sospendere ai giocatori gli emolumenti di marzo»

Le venti società della Serie A riunite chiedono il taglio degli stipendi L’ad De Siervo incaricato di parlarne con la Federazione e l’Assocalciatori

21 marzo 2020
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MILANO. Le alte sfere del calcio italiano continuano a confrontarsi per parlare di come superare l'emergenza legata al Coronavirus, che ha inevitabilmente toccato tutte le parti in causa per lo stop forzato alle competizioni sportive che molto probabilmente durerà ancora settimane, Serie A compresa.

C'è ancora incertezza su quando ripartiranno i tornei (e persino sulla loro ripartenza in generale) e per confrontarsi sui tantissimi temi ieri si è tenuta un'assemblea straordinaria della Lega a cui hanno partecipato tutti quanti i vertici dei club che prendono parte al massimo campionato.

In queste ore si è discusso tanto delle tensioni fra le fazioni che vorrebbero ripartire con gli allenamenti già dalla prossima settimana e quella che invece spera di rimandare la ripartenza della preparazione. In ogni caso però dal confronto sono uscite ipotesi anche per fronteggiare le perdite economiche.

i dirigenti dei club di Serie A hanno parlato (rigorosamente a distanza, in videoconferenza) senza toccare l'argomento della ripresa degli allenamenti.

Un'ipotesi che però è stata avanzata e discussa sarebbe quella della sospensione degli stipendi dei calciatori, almeno per il mese di marzo. Questa idea è arrivata direttamente dai club ma naturalmente non può essere adottata in autonomia.

Le venti società di Serie A infatti avrebbero dato mandato al presidente della Lega Dal Pino di discuterne con le altre parti in causa, cioè la Figc nella persona del presidente Gravina e l'Assocalciatori rappresentata da Damiano Tommasi che ieri si è espresso in questo modo: «È presto per parlarne, anche peerchè non sappiamo quando si riprenderà e se il campionato verrà potato a termine e in quale modalità».

C'è da capire come questa proposta sarà accolta, anche per la possibilità che il blocco dei campionati si prolunghi ancora di molto portando la sospensione degli stipendi a essere valutata anche per il mese di aprile.

Il Ct azzurro Mancini sul’argomento la pensa così: «Si può anche andare a giocare a giugno senza problemi. I giocatori invece di smettere a maggio lo faranno a luglio e i mesi che non hanno giocato in tal modo li recuperano dopo». Un modo secondo il selezionatore dell’Italia per evitare il taglio degli stipendi, inevitabile se la stagione non riprendesse.



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