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I supporter del Cagliari pensano alla solidarietà

di Stefano Ambu
I supporter del Cagliari pensano alla solidarietà

Il campionato sospeso pone i titolari di abbonamento di fronte a un bivio Chiedere il rimborso oppure, come a Parma, destinare la quota agli ospedali

26 marzo 2020
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CAGLIARI. Un abbonamento in tasca. Acquistato ad agosto, quando tutto era tranquillo. E ora? Tredici partite, in teoria, da giocare. Arbitro, il coronavirus: sarà lui a decidere se si ritornerà in campo e se le gare saranno con il pubblico. Con il campionato interrotto o con le porte chiuse l'abbonamento diventa un tesoretto: da trasformare in denaro con il rimborso. O da destinare all’emergenza. Per quello che è già successo nelle settimane scorse Movimento Consumatori e Federsupporter chiedono alle società di Serie A che hanno disputato partite a porte chiuse di seguire l’esempio del Parma.

La società emiliana nei giorni scorsi ha offerto il rimborso della quota dell’abbonamento relativo alla partita con la Spal, giocata senza spettatori durante l’ultima giornata di Serie A. O, in alternativa, la scelta di destinare le stesse somme all’Ospedale Maggiore di Parma. L’8 marzo scorso sono state disputate anche Juventus-Inter, Sampdoria-Verona, Milan-Genoa, Udinese-Fiorentina. Movimento Consumatori rappresenta 200 abbonati bianconeri e acquirenti di biglietti per la partita Juventus-Inter che nei giorni scorsi hanno chiesto, formalmente, i rimborsi alla società torinese. “Senza ottenere alcuna risposta”, si legge in una nota. MC, insieme a Federsupporter, chiede che l’iniziativa del Parma sia replicata da tutte le società per le gare già disputate a porte chiuse e per quelle che potranno essere annullate o giocate senza pubblico. Anche i tifosi della Sampdoria, spiega il movimento dei tifosi “hanno già formulato richiesta alla società genovese di devolvere direttamente al Policlinico San Martino i loro rimborsi”.

E a Cagliari? Per il momento il problema non si pone perché alla Sardegna Arena si è sempre giocato a porte aperte. L’ultimo match, quello con la Roma del primo marzo, è stato disputato davanti a 14.848 spettatori. Poi la tempesta. Al club per ora non sono arrivate richieste di rimborso. Normale, visto che i tifosi finora hanno assistito a tutte le gare e che si deve ancora decidere tutto. E i supporter? Non ci sono state ancora prese di posizione ufficiali. Ma almeno una parte della tifoseria sarebbe orientata verso la solidarietà: l’eventuale rimborso- questa è una delle prime ipotesi- potrebbe essere girato alla Protezione civile. «Simili interventi da parte dei tifosi, oltre ad offrire un concreto contributo all’emergenza – afferma Alfredo Parisi, presidente di Federsupporter – costituiscono un significativo esempio di solidarietà che contribuisce all’aggregazione di un’importante componente del mondo sportivo che, di recente ha visto riconoscere il diritto al rimborso, sancito da un preciso orientamento della magistratura e oggetto di procedimenti dell’Agcm».

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