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Anche le frecce sarde attendono tempi migliori

Anche le frecce sarde attendono tempi migliori

Il tiro con l’arco si ferma proprio al via della stagione outdoor. Spanu: «Aspettiamo, con pazienza»

30 marzo 2020
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SASSARI. I Robin Hood sardi restano a braccia conserte. L’emergenza coronavirus ha infatti lasciato il mondo del tiro con l’arco isolano, così come quello nazionale, in bilico, come un ascensore bloccato fra due piani. Questo perché al momento dello stop si era appena conclusa la stagione indoor, ma adesso è davvero difficile capire quanto potrà comincia quella all’aperto.

«Ci siamo adattati alle direttive date dalla federazione nazionale – conferma il presidente regionale della Fitarco Pino Spanu – che è stata la prima ad aver cancellato tutte le manifestazioni fino al 30 aprile. Nel nostro sport non c’è professionismo, quindi il blocco è stato totale».

Eppure in particolare nella vostra disciplina si potrebbe comunque proseguire almeno gli allenamenti, perché non sarebbe complicato mantenere la distanza di sicurezza fra gli atleti…

«In teoria sì, ma è comunque rischioso. E soprattutto nessuna delle nostre società potrebbe garantire il supporto medico richiesto, con i controlli a tutti i presenti ad ogni seduta. Per non parlare del problema relativo ai soggetti asintomatici, che stando bene potrebbero, allenandosi, contagiare gli altri. Quindi è meglio rimanere fermi, ed aspettare con pazienza che l’emergenza sia passata».

Secondo lei quando si potrà riprendere a gareggiare?

«Non saprei proprio. Anche in questo caso aspettiamo le decisioni a livello nazionale, dato che le nostre gare servono come qualificazione ai vari campionati italiani. Decise le date di quelli vedremo che si può fare, nel caso limitando a pochi appuntamenti le nostre qualifiche. Spero almeno ai primi di luglio, in caso contrario se ne riparlerà non prima di settembre od ottobre».

La palla passa quindi alla Fitarco nazionale, della quale il sassarese Paolo Poddighe è vice presidente vicario.

«Stiamo discutendo di questo proprio in questi giorni – spiega – e abbiamo una nuovo riunione di consiglio federale il 3 aprile in videoconferenza. Aspettiamo le nuove date delle Olimpiadi per riprogrammare quelle dei nostri appuntamenti nazionali, e della partecipazione dei nostri atleti agli eventi internazionali. I campionati europei para archery di Olbia per esempio li avevamo già sposati dal 30 giugno al 5 luglio, ma a questo punto penso che slitteranno a settembre o ottobre».

Fabio Fresu

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