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Il Tortolì scrive alla Figc regionale «I campionati non vanno ripresi»

Il Tortolì scrive alla Figc regionale «I campionati non vanno ripresi»

TORTOLI’. La stagione calcistica secondo il Tortoli è compromessa ed impossibile da portare a termine. Il gruppo dirigente della società ogliastrina, presieduta da Marco Lai, che disputa il girone A...

30 marzo 2020
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TORTOLI’. La stagione calcistica secondo il Tortoli è compromessa ed impossibile da portare a termine. Il gruppo dirigente della società ogliastrina, presieduta da Marco Lai, che disputa il girone A del campionato di promozione (occupa l’undicesimo posto con 28 punti a pari merito con l’Arborea), ha manifestato le ragioni di questa conclusione, che definisce amara, maturata dopo essersi consultata con le società del girone e con altre del panorama regionale, con una lettera aperta indirizzata al presidente Gianni Cadoni e al consiglio regionale della Figc.

«Ci mancano gli allenamenti settimanali, i momenti di aggregazione che solo lo sport sa dare, la gioia e il sano divertimento dei piccoli atleti», scrivono da Tortolì. E aggiungono: «Dallo scorso sei marzo tutte le attività degli atleti (sia delle prime squadre che del settore giovanile scolastico) sono state sospese e, come facile immaginare, questa inattività andrà ad incidere notevolmente sulla forma fisica dei tesserati. La sospensione verrà prorogata, rendendo ancora più difficoltosa una eventuale ripresa delle attività a livello logistico e organizzativo. Nel mondo del calcio dilettantistico, composto in gran parte di lavoratori, riteniamo sia impossibile poter recuperare il tempo perduto giocando turni infrasettimanali o prolungando la fine del campionato a luglio-agosto, periodo nel quale anche le temperature diventano proibitive per poter giocare».

Secondo i dirigenti della squadra ogliastrina «l’epidemia che ha colpito il pianeta influenzerà inevitabilmente nel futuro prossimo anche i nostri modi di vivere e le nostre abitudini. Per questo motivo riteniamo ci voglia del tempo, anche nel calcio, per poter nuovamente riprendere ad allenarci, viaggiare, condividere gli spazi e stare insieme come sempre accaduto».

Per il direttivo del Tortolì ultima, ma non per importanza, è la questione economica. “L’epidemia- si legge nella lettera - avrà delle ripercussioni sull’economia regionale. Una volta terminata, il tessuto economico locale avrà ben altre priorità rispetto al calcio dilettantistico».

Alessandro Bulla

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