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La Torres conta i danni e lancia un Sos alla Figc

di Sandra Usai
La Torres conta i danni e lancia un Sos alla Figc

Il presidente Sechi: attendiamo le decisioni dall’alto ma continuare non ha senso Sono saltate le sponsorizzazioni. «I dilettanti vanno tutelati come i professionisti»

30 marzo 2020
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SASSARI. E' trascorso un lunghissimo mese dall'ultima partita, la vittoria all'ultimo minuto sul Latina per la Torres è ormai uno sbiadito ricordo e la ripresa del campionato di serie D è un'eventualità sempre più lontana e nebulosa. «Riorganizziamoci per la prossima stagione, si deve ripartire in tutta sicurezza e adesso è impensabile pensare di tornare a giocare. Anzi non ha proprio senso, di fronte ai giorni tragici che stiamo vivendo».

Per il presidente rossoblù Salvatore Sechi il calcio in questo momento di assoluta emergenza è un argomento decisamente secondario. «La situazione è in continuo peggioramento per la vita di tutti noi, c'è stata un'evoluzione negativa anche nella nostra città e alla crisi sanitaria si sta accompagnando quella economica, altrettanto forte. Noi presidenti dobbiamo pensare alle nostre aziende, ai nostri lavoratori. Ci stiamo tenendo in contatto, c'è grande preoccupazione per la salute dei dipendenti, degli amici e dei parenti, per l'oggi e soprattutto per il domani. Magari si potesse parlare di calcio, purtroppo anche per noi uomini di sport è diventato un aspetto marginale».

Il pensiero del numero uno rossoblù, che da appassionato di storia (e in particolare di guerre mondiali) fa continui rimandi ai periodi più bui del passato e non ha remore nel definire quanto stiamo vivendo “un terzo conflitto mondiale", è chiaro: chiudere qui la stagione, come si è deciso di fare nel rugby. «Siamo tutti in attesa di aggiornamenti - aggiunge - e la Torres si atterrà a qualunque decisione verrà presa. Ma per me non ha più senso continuare». Il presidente della Lnd Cosimo Sibilia ha invece dichiarato di voler concludere i campionati: «Ci proveremo, per salvaguardare promozioni e retrocessioni, si deve tornare a giocare non appena il problema sarà superato, per terminare i tornei avremo bisogno di 30/40 giorni». Sibilia ha anche messo in rilievo che «i Dilettanti rischiano di perdere tremila società, il 30% del movimento». Rincara Sechi: «Per sostenere il mondo dei dilettanti ci vorrà un intervento concreto della Federazione, perchè le prospettive non sono buone. In questo momento tengono banco i problemi del calcio professionistico ma ricordiamo che i nostri ragazzi non hanno tutele previdenziali e sono le prime vittime dello stop. Il nostro è un pianeta diverso, non c'è business ma solo piedi ben piantati a terra. Confido che si riescano a trovare le soluzioni più adatte ma un intervento serio dall'alto è imprescindibile per poter ripartire. Sono saltate anche le sponsorizzazioni, il danno è comunque enorme».

I giocatori rossoblù intanto si allenano come possono, in clausura eppure in contatto tra loro. «I ragazzi stanno tutti bene e seguono scrupolosamente il loro lavoro atletico. Mi auguro di poterli rivedere presto e di averli ancora a lungo con la maglia rossoblù».

Tante volte la Torres ha chiesto il sostegno della città, ora è la Torres a essere vicina a Sassari. Dopo aver consegnato al 118 trecento litri di un potente disinfettante, in accordo con la società abruzzese del Pineto e del suo patron Silvio Brocco, «sono allo studio altre iniziative benefiche, perchè la Torres - ha detto Sechi - è una componente attiva della città, un punto di riferimento storico ed è giusto che ora faccia la sua parte in campo sociale».

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