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riunione interlocutoria 

La Lega Serie A tratta con l’Aic ma non c’è accordo sugli ingaggi

MILANO. Lega Serie A e Assocalciatori cercano un compromesso sulla sospensione degli stipendi, e lavorano per trovare un'intesa entro la fine della settimana. Sarebbe comunque una misura transitoria...

01 aprile 2020
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MILANO. Lega Serie A e Assocalciatori cercano un compromesso sulla sospensione degli stipendi, e lavorano per trovare un'intesa entro la fine della settimana. Sarebbe comunque una misura transitoria in attesa di capire se e come si ricomincerà a giocare. In parallelo a questo tavolo, club per club, dirigenti, atleti e tecnici potranno affrontare la questione tagli, come ha già fatto la Juventus e come si appresta a fare l'Inter, visto che Conte e la sua squadra si sono resi disponibili a una riduzione dei loro compensi per la restante parte della stagione. Nei prossimi giorni sarà chiaro se la riunione di ieri fra Lega e Aic, definita cordiale e interlocutoria, è il primo passo verso un avvicinamento. Dopo lo slittamento di lunedì, alle 19 in conference call l'ad della Lega, Luigi De Siervo, ha avanzato la proposta dei club, per congelare i pagamenti quattro mesi.

Un mese solo, è stata la controproposta del sindacato guidato da Damiano Tommasi, che non gradirebbe nemmeno l'idea di rinunciare alla messa in mora fino a luglio. Le parti si sono aggiornate per la fine della settimana per cercare di trovare un accordo. Lunedì l'Aic ha domandato polemicamente quale apporto è in arrivo dalle altre componenti del movimento, Figc, Leghe e organizzazioni internazionali. I giocatori, in caso di conclusione anticipata della stagione, sono «pronti a fare la propria parte». Che in sostanza significa rinunciare a una mensilità o poco più, sulla falsa riga dell'accordo siglato in casa Juventus su un taglio fra l'8% e il 12%.

Di decurtazioni non si parla però nel tavolo fra Lega e Aic, perché nessuna delle due parti ha il mandato per farlo. Si apriranno trattative all'interno dei vari club. Le modalità specifiche e gli accordi individuali verranno concordati quando gli scenari legati alla ripresa o meno della stagione in corso saranno meglio delineati, è la linea che filtra dall'Inter. E stanno ragionando sulle formule possibili anche i dirigenti di Milan, Torino e altre squadre. «La Lazio prenderà una decisione insieme a tutte le altre società. La Juventus ha curato i propri interessi, un taglio di quella cifra riesce a riequilibrare o dare solidità al proprio bilancio. Magari se l'avesse concordato con le altre società e con i calciatori sarebbe diventata una misura erga omnes, così riguarda soltanto loro», ha notato Arturo Diaconale, portavoce della Lazio. Duro Urbano Cairo. «Ci sono dati oggettivi che portano Lazio e Napoli ad avere interesse nel portare a termine il campionato». Polemiche inopportune in un momento davvero drammatico.

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