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Gori spalla ideale di Riva: segnano entrambi e il Napoli va ko

Enrico Gaviano
Gori spalla ideale di Riva: segnano entrambi e il Napoli va ko

50 anni fa lo scudetto: la marcia continua con il Cagliari che stacca di nuovo la Juve in vetta

09 aprile 2020
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CAGLIARI. La premiata ditta Riva-Gori colpì ancora nella partita di 50 anni fa fra Cagliari e Napoli, un match importante per i rossoblù sulla strada dello scudetto, chiuso sul 2-0. La squadra di Scopigno era infatti reduce dalla sconfitta in casa dell’Inter e aveva visto assottigliarsi a un solo punto il vantaggio in testa alla classifica nei confronti della Juve. Ebbene, un gol del “falso nueve” e un rigore del bomber, risolsero la pratica all’Amsicora, sempre traboccante di folla ed entusiasmo. E la Juve, costretta al pareggio per 0-0 in casa dell’Inter, ritornò dietro a due lunghezze.

«Non fu certo la prima volta, e neanche l’ultima – sottolinea Bobo Gori, gran protagonista della sfida terminata 2-0 il primo marzo 1970 –. Con Riva è capitato spesso di segnare in tandem». Gori ricorda perfettamente quel giorno. «Nel primo tempo avevamo attaccato a tutto spiano, costruendo diverse palle- gol. La rete dell’1-0 – sottolinea l’attaccante oggi 74enne – la feci io al 43’: gran tiro su punizione di Gigi Riva dal limite, Dino Zoff para ma non trattiene e su quella palla arrivo io e metto dentro». Inutile dire che lo stadio esplose in un gran boato liberatorio.

«Per la verità – aggiunge Gori –, noi non eravamo preoccupati. La partita era messa bene ed eravamo sicuri che prima o poi la rete sarebbe arrivata. Inoltre, aggiungo, direi che in quegli anni il Napoli soffriva parecchio quando ci incontrava. Avevamo rispetto a loro una caratura davvero superiore. Infatti già all’andata avevamo vinto con un secco 2-0, allora con una doppietta di Gigi». Nella ripresa il rullo compressore della capolista non concede tregua alla squadra napoletana, costretta alle corde. Al 18’ arriva il raddoppio e a propiziarlo è Domenghini con un assalto alla difesa avversaria, un dribbling in area su Zurlini che blocca l’azione stoppando il pallone con un braccio. Rigore inevitabile e trasformazione di Gigi Riva per il gol che mette in ghiaccio la partita.

«Una vittoria importante – ammette Gori –, avevamo perso in casa dell’Inter prima della sosta di campionato e dunque ci serviva subito dare un segnale a tutti che il nostro cammino verso lo scudetto proseguiva spedito». Gori arrivò a Cagliari nell’estate del 1969 nel quadro di uno scambio clamoroso architettato da quel genio di Andrea Arrica: Boninsegna all’Inter in cambio di Domenghini, Gori e Poli e soldi, davvero un affare straordinario. Che Gori accolse con entusiasmo. «All’Inter, nonostante fossi ancora giovane avevo fatto il mio tempo – ricorda –, e dunque andar via da Milano era quello che desideravo. Essere ceduto al Cagliari poi rappresentò davvero un colpo di fortuna. A parte che ero convinto, visto il secondo posto del campionato precedente, che avremmo lottato per lo scudetto. E poi davvero gli anni in Sardegna li considero i più belli della mia vita».

Scudetto con il Cagliari, la convocazione in nazionale per i mondiali di Messico ’70 , davvero un periodo d’oro per il numero 9 rossoblù . «Agli anni cagliaritani devo tutto. La mia carriera è decollata definitivamente. Il tricolore, la Sardegna, lamaglia azzurra, il matrimonio e due figli nati a Cagliari, ancora mi emoziono al solo pensiero». E poi, nonostante Riva abbia giocato con al fianco attaccanti di grande levatura, Sergio “Bobo “ Gori è passato alla storia come la spalla ideale di Rombodituono. «Beh, mi sembra giusto – conferma lui –, perché io in effetti avevo le caratteristiche tecniche per favorire il gioco di Gigi. Giocavo, appunto, da falso centravanti, alle sue spalle. Sapevo creargli lo spazio, allargare il gioco, dribblare per creare le situazioni di sovrannumero a nostro favore, insomma tutto il possibile per consentirgli di andare al tiro. Però, devo dire che sono stato fortunato anche perché quella squadra era straordinaria, con grandissimi campioni, con cui giocare era davvero facilissimo".

CAGLIARI: Albertosi, Martiradonna, Zignoli, Cera, Niccolai, Nenè, Domenghini, Brugnera, Gori, Greatti, Riva (12. Reginato, 13. Poli, non utilizzati)

NAPOLI: Zoff, Pogliana, Monticolo, Zurlini, Vianello, Bianchi, Improta, Juliano, Manservisi, Montefusco, Canzi (12. Trevisan, 13. Corallino, non utilizzati)

ARBITRO: D’Agostini di Roma RETI: nel primo tempo al 43’ Gori, nella ripresa al 18’ Riva NOTE: spettatori paganti 12.102 (più 14mila abbonati)

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