«Una festa dedicata a Milia e a tutto il mondo biancoblù»
Gli auguri di Stefano Sardara, al timone della società dall’estate 2011 «Che bello far parte di questa realtà. L’avvocato sarà per sempre il Presidente»
23 aprile 2020
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SASSARI. «La cosa bella è farne parte, la cosa bellissima è rendersi conto che tantissime persone sono felice di farne parte». Stefano Sardara chiude gli occhi e cerca le parole che rendano il senso della Dinamo. Una splendida ragazza che oggi compie sessant’anni.
«Un anniversario così importante, tra l’altro inserito in un momento particolare, è l’occasione per fermarsi a riflettere – dice il presidente biancoblù –. La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: al di fuori di qualsiasi banalità, la Dinamo rappresenta qualcosa di fondamentale come tessuto sociale, identità. Lo abbiamo visto in maniera chiara durante questa emergenza, con il successo delle iniziative benefiche portate avanti attraverso la Fondazione Dinamo. Dire che è molto più di una squadra di pallacanestro è semplicemente la verità, non sono parole a caso».
In questi giorni tantissime “anime biancoblù”, dai padri fondatori ai tifosi, passando per gli ex giocatori di ogni tempo, si sono strette intorno alla Dinamo. «Un altro aspetto bellissimo – conferma Sardara – è non a caso avere la possibilità di celebrare questo anniversario con chi l’ha costruita e accompagnata in questo lungo viaggio. Da San Giuseppe a qua è più di un sogno realizzato, la Dinamo è un pezzo di noi ed è davvero difficile mettere tutto insieme, per spiegare cosa rappresenta. Ora abbiamo la forza e la solidità per competere ad alti livelli, ma ho la convinzione che sarebbe la stessa cosa anche in serie C. Certo, i risultati e i trofei ci rendono più orgogliosi e fanno da traino per poter puntare verso nuovi obiettivi. Ma la passione in cui è immerso il mondo Dinamo è veramente unica. È uno “yes we can” che coinvolge tantissime persone».
Cosa lasciano dentro nove stagioni alla guida della società? «È davvero bello avere vissuto questi anni – sottolinea Sardara –, ma non cancello le immagini che ho da bambino del palazzetto sempre pieno, anche nelle categorie inferiori. C’è una figura alla quale sono particolarmente legato ed è quella dell’avvocato Milia: è stato un idolo quando eravamo ragazzini, ha condotto la società per 33 anni, con un impegno e una passione senza precedenti. Per me è stato una guida fondamentale nei primi anni del mio percorso, non faceva mai mancare il suo supporto, soprattutto nei momenti di difficoltà. Lui sarà per sempre il Presidente».
«Alla Dinamo – conclude Stefano Sardara – auguro altri 60 anni da vivere con questo crescendo. E anche con altri presidenti, ovviamente...». (a.si.)
«Un anniversario così importante, tra l’altro inserito in un momento particolare, è l’occasione per fermarsi a riflettere – dice il presidente biancoblù –. La risposta è più semplice di quanto si possa pensare: al di fuori di qualsiasi banalità, la Dinamo rappresenta qualcosa di fondamentale come tessuto sociale, identità. Lo abbiamo visto in maniera chiara durante questa emergenza, con il successo delle iniziative benefiche portate avanti attraverso la Fondazione Dinamo. Dire che è molto più di una squadra di pallacanestro è semplicemente la verità, non sono parole a caso».
In questi giorni tantissime “anime biancoblù”, dai padri fondatori ai tifosi, passando per gli ex giocatori di ogni tempo, si sono strette intorno alla Dinamo. «Un altro aspetto bellissimo – conferma Sardara – è non a caso avere la possibilità di celebrare questo anniversario con chi l’ha costruita e accompagnata in questo lungo viaggio. Da San Giuseppe a qua è più di un sogno realizzato, la Dinamo è un pezzo di noi ed è davvero difficile mettere tutto insieme, per spiegare cosa rappresenta. Ora abbiamo la forza e la solidità per competere ad alti livelli, ma ho la convinzione che sarebbe la stessa cosa anche in serie C. Certo, i risultati e i trofei ci rendono più orgogliosi e fanno da traino per poter puntare verso nuovi obiettivi. Ma la passione in cui è immerso il mondo Dinamo è veramente unica. È uno “yes we can” che coinvolge tantissime persone».
Cosa lasciano dentro nove stagioni alla guida della società? «È davvero bello avere vissuto questi anni – sottolinea Sardara –, ma non cancello le immagini che ho da bambino del palazzetto sempre pieno, anche nelle categorie inferiori. C’è una figura alla quale sono particolarmente legato ed è quella dell’avvocato Milia: è stato un idolo quando eravamo ragazzini, ha condotto la società per 33 anni, con un impegno e una passione senza precedenti. Per me è stato una guida fondamentale nei primi anni del mio percorso, non faceva mai mancare il suo supporto, soprattutto nei momenti di difficoltà. Lui sarà per sempre il Presidente».
«Alla Dinamo – conclude Stefano Sardara – auguro altri 60 anni da vivere con questo crescendo. E anche con altri presidenti, ovviamente...». (a.si.)
