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E la Nuorese si affida al parere della Federcalcio

NUORO. Il silenzio regna assoluto in casa della Nuorese, che attende le disposizioni della federazione calcistica regionale. Il dilemma è tra la fine anticipata della stagione di Eccellenza, dopo il...

04 maggio 2020
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NUORO. Il silenzio regna assoluto in casa della Nuorese, che attende le disposizioni della federazione calcistica regionale. Il dilemma è tra la fine anticipata della stagione di Eccellenza, dopo il blocco per l’epidemia sanitaria, oppure la ripresa, anche a giugno. In questa seconda ipotesi, andrebbero recuperate le sette giornate saltate e gli eventuali play-off, per stabilire la seconda in classifica. Dal club di via Aosta, il pensiero di Gian Luca Peddio, che a febbraio ha preso il posto in panchina di Antonio Prastaro: «Credo che non si riprenderà. Ma questa naturalmente è solo la mia idea. I dilettanti non hanno avuto ancora il via libera ad allenarsi, contrariamente a quanto accordato al settore professionistico. Altra cosa – aggiunge Peddio – in Eccellenza ci sono dei club, a iniziare dal Castiadas, che hanno manifestato molte difficoltà a rimettere in campo le squadre, anche perché diversi dei giocatori sono rientrati a casa, nella Penisola o addirittura in Sud America».

Quando il primo marzo la diffusione del coronavirus ha stoppato il maggior campionato di calcio sardo, in testa era il Carbonia, lanciato verso la serie D. Dietro Castiadas, Ossese, Nuorese e l’Atletico Uri. La questione è come leggere questi risultati e quale valore agonistico dargli. Tutti i club si sono ritrovati d’accordo che i biancoblu minerari dovrebbero essere promossi. Per la posizioni di rincalzo, che in stagioni normali apre le porte agli spareggi, viene chiamata in causa la federazione, affinché trovi una soluzione. Ma senza un automatismo, per promuovere la seconda della classe attuale, perché in questo caso il campo non avrebbe espresso la differenze di valori per giustificare la scelta.

L’allenatore Peddio ha un’idea ancora diversa: «Il Carbonia ha sinora meritato, ma se passa l’idea di considerarla promossa, perché al primo posto, un eguale diritto, per la seconda posizione, potrebbe rivendicarlo il Castiadas. Questo per dire che nessun sistema adottato a tavolino è immune da pecche. Io sarei propenso per mandare in archivio questa stagione, e riprendere la prossima dalla classifica attuale, giocandola comunque per intero». Nonostante lo stop e il futuro incerto, la Nuorese non ha mollato le redini. Ognuno nella propria residenza, su e giù per la Sardegna, i calciatori hanno osservato la tabella del preparatore Massimiliano Becconi. Qualche nota sempre da Peddio: «Si sono organizzati alla bell ’e meglio, con pesi, cyclette, oppure salendo e risalendo le scale del palazzo. Gli mancano maledettamente il pallone e la partita».

Da oggi potranno correre all’aperto, ed è già una riconquista. Solo la ripresa del campionato li potrà riportare a Nuoro, sul prato del “Frogheri”. Ipotesi che lo stesso mister Peddio non esclude: «Ci adegueremmo alle decisioni della federazione. Nel caso si decidesse per la conclusione della stagione, avremmo la necessità di una settimana o dieci giorni di preparazione per riguadagnare la condizione fisica».

Francesco Pirisi

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