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“Miracolo” Ossese, dubbi e speranze

“Miracolo” Ossese, dubbi e speranze

Eccellenza, l’allenatore Peppe Cantara pensa già alla prossima stagione

04 maggio 2020
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OSSI. «Speriamo di uscire il più presto da questa drammatica situazione – afferma Peppe Cantara, mister della rivelazione Ossese –. Ne usciremo, sono ottimista, ma la ripresa del torneo di Eccellenza la vedo grigia».

Quante possibilità ci sono che il campionato riparta?

«Pochissime. A oggi non c'è ufficialità né sulla chiusura anticipata del torneo né sul suo proseguo. Mancano solo otto turni ma a questo punto tutto si complica: dal punto di vista fisico le squadre devono ripartire quasi da zero, le società sono in grossa difficoltà economica per la crisi che ha colpito gli sponsor e, soprattutto, c'è il problema del protocollo sanitario. Il calcio è sport di contatto e di gruppo: mancano al nostro livello strutture per svolgere in completa sicurezza allenamenti e gare e per convivere senza pericolo negli spogliatoi. Non ultimo il problema spettatori: senza pubblico le società perdono altra linfa vitale. Meglio chiudere qui e ripartire bene la prossima stagione».

Come dovrebbe chiudersi il torneo?

«Confido nelle scelte della federazione. Certo è che, in ogni caso, non mancheranno le polemiche. Ripeto, credo sia meglio comunque chiudere qui e ripartire per la prossima annata nella complete normalità».

Sarebbe un peccato per l'Ossese chiudere così un campionato esaltante.

«Un grande peccato visto che siamo in piena zona play off e che stavamo recuperando pedine importanti per il rush finale. A parte il Carbonia che aveva preso il largo,potevamo giocarcela con tutti ed il nostro obiettivo a portata di mano era lo spareggio col Castiadas».

Che progetti ha per il futuro?

«Spero di continuare col miracolo Ossese. Qui c'è tutto: un gruppo dirigente esemplare che ha onorato tutti gli impegni e che in questa situazione difficile non ha abbandonato nessuno. C'è un gruppo fantastico di ragazzi, di grande spessore tecnico e umano, che merita di stare in alto. Questi dirigenti devono continuare almeno per il prossimo anno: bastano pochissimi ritocchi per migliorarci e per ambire, con lavoro e umiltà, a essere protagonisti assoluti anche nella prossima stagione».

Giuliano Palmas



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