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oggi riunione di lega 

Protocollo e tv: in settimana si decide il futuro della A

ROMA. L'incertezza sta per finire. Giovedì, nella riunione convocata dal ministro per lo Sport con la Figc e la Lega serie A si deciderà finalmente se il campionato di calcio fermato a marzo dalla...

26 maggio 2020
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ROMA. L'incertezza sta per finire. Giovedì, nella riunione convocata dal ministro per lo Sport con la Figc e la Lega serie A si deciderà finalmente se il campionato di calcio fermato a marzo dalla pandemia potrà riprendere e soprattutto quando, tra il 13 e il 20 giugno. Molti dei tasselli necessari per ricomporre il puzzle della complicata scelta sono andati al loro posto, altri però ancora mancano e nelle prossime ore andranno aggiunti. Il protocollo sanitario per le partite è in approvazione e non dovrebbe creare intoppi, ma da parte de calciatori restano perplessità su molti aspetti, di sicurezza ed economico-normativi, della ripartenza, e resta sul tavolo anche la questione dei diritti tv, dall'idea di proporre il campionato in parte in chiaro alle rate dei broadcaster ancora sospese.

Del delicato e finanziariamente vitale problema discuterà oggi il Consiglio di Lega, che dovrà valutare l'atteggiamento da tenere nei confronti di Sky, Dazn e Img, che non hanno pagato l'ultima rata dei diritti e chiedono sconti per la prossima stagione. Ci sono diverse correnti: una parte delle società spinge per mettere subito le tv con le spalle al muro; altre, prima del decreto ingiuntivo, chiedono di attendere pochi giorni, per capire se si ricomincerà. La novità è la proposta messa sul tavolo dal ministro Vincenzo Spadafora per una sorta di “diretta gol” sul modello tedesco: l' esperienza in Bundesliga è durata due giornate, concentrata su un piccolo gruppo di partite giocate in contemporanea. Un modello, insomma, che presenta una obiettiva difficoltà se le partite della serie A si giocheranno, come sembra, in un arco orario molto ampio.

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