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Sassari piange l’allenatore Pocobelli

Sassari piange l’allenatore Pocobelli

Maestro di calcio e di stile, è stato il tecnico del Malaspina e dello Stintino 

17 giugno 2020
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SASSARI. Negli ultimi anni si era allontanato da quel mondo che non riconosceva più. Non apparteneva al calcio moderno. L’approccio pedagogico allo sport, il calcio come scuola di valori universali, l’agonismo come pratica della gentilezza più assoluta: questa è stata per oltre cinquant’anni la visione di Guido Pocobelli. L’allenatore dai modi gentili è morto lo scorso 30 maggio, avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 20 agosto.

Maestro di calcio e di stile, giocatore, allenatore e dirigente. Se n’è andato lasciando nella sua famiglia, nei tantissimi amici il ricordo di un uomo garbato, posato, capace di dare il giusto valore alle cose, nello sport come nella vita. Capace di saper sempre riconoscere le priorità. A iniziare dalla famiglia, appunto. Nato a La Maddalena, trapiantato a Sassari da tantissimo tempo, la sua carriera da giocatore l’ha consumata quasi per intero nell’Ilva. Anche perché ha finito presto e a meno di trent’anni faceva già l’allenatore.

Pocobelli spendeva ogni energia per incentivare i ragazzi alla pratica sportiva. Insieme a Tonuccio Usai, suo amico di sempre, costituì una rappresentativa studentesca e la portò sino a giocare dei tornei nazionali, oltre Tirreno. Tra le tante squadre allenate, ha ottenuto ottimi risultati con il Malaspina e lo Stintino. E ancora Uri, Sassari, La Maddalena. A Santa Maria Coghinas portò un giovanissimo Francolino Fiori, il bomber sassarese. Ha allenato anche la rappresentativa di Prima Categoria. Lasciata la panchina, Pocobelli per diverso tempo è stato il direttore sportivo della Gymnasium di Sassari.

Giovanni Dessole

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