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Sport

Porte aperte a Chilivani: «Che felicità»

di Barbara Mastino
Porte aperte a Chilivani: «Che felicità»

È la prima volta nell’isola dopo il lockdown Più di 600 gli ingressi. «Un buon risultato» 

07 luglio 2020
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SASSARI. L’ippodromo di Chilivani ha riaperto al pubblico dopo 105 giorni di lockdown, la prima volta in Sardegna per una manifestazione sportiva. Nelle ultime giornate si è corso a porte chiuse, ieri invece cancelli aperti (anche se a un massimo di mille spettatori) con obbligo di mascherina. Più di 600 gli ingressi registrati, a testimoniare un ritorno molto atteso dagli appassionati e non solo.

Complice la bellissima giornata di sole, l’ippodromo è stato popolato fino alla sera non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dalle loro famiglie e dai tanti appassionati giunti da ogni parte dell’isola. Un mondo, quello dell’ippica, che gira intorno a questa e ad altre strutture e che vive di una sua vita tutta speciale. E in un universo quasi esclusivamente maschile, al Meloni sono tornate le donne: proprio loro che magari figurano in misura minore - o non figurano affatto - negli atti di proprietà dei cavalli e delle scuderie ma che molto spesso sono le più appassionate e che contribuiscono a reggere con il loro quotidiano lavoro, in casa e non solo, quella passione familiare che porta ogni fine settimana intere famiglie a seguire le sorti del puledro patrimonio della famiglia.

Curioso vedere come nei viali dell’ippodromo, cercando di avvicinarsi al tondino ancora off limits, le donne la facessero da padrone. La riapertura ha poi riportato a Chilivani le famiglie, i ragazzi e le ragazze appassionati di corse che magari sognano di vivere questo mondo da protagonisti. Non solo. Anche la sala scommesse è tornata ad essere affollata, lo si è visto dai discreti numeri registrati ai totalizzatori, anche se in tanti giocano solo per sentirsi parte di un microcosmo dove il via dello starter e il rumore metallico del meccanismo di apertura delle gabbie scatenano un’adrenalina difficile da ripetere altrove. «L’emozione delle corse dei cavalli è impossibile da ripetere in altri luoghi dello sport», dice un appassionato, ed è questa emozione che tiene in vita impianti come il Meloni di Chilivani, il tempio dell’ippica sarda.

Di «buoni numeri pur essendo un lunedì» parla l’a.u. della società Ippodromo Chilivani Ozieri, Nicola Fois, che pur avendo dovuto fare i conti con un intoppo all’impianto di irrigazione (che ha allungato notevolmente i tempi dalla prima alle altre corse) ha ammesso di essere molto soddisfatto per la prima giornata di corse finalmente a porte aperte. Con la crisi del settore e la diminuzione fisiologica delle scommesse (che sono ancora uno dei principali finanziatori dell’ippica italiana), fare un po’ di “cassa” dagli ingressi è una grande fortuna, e Chilivani con i suoi bellissimi spazi all’aperto adatti anche ai bambini può ancora garantire una bella giornata di libertà.

La prossima giornata – l’ultima della riunione estiva, quella dell’Internazionale – è stata rinviata a lunedì 13 per la concomitanza con il Derby delle Capannelle. Sarà un handicap per Chilivani, forse, ma l’auspicio è che la passione che si respira in Sardegna non venga frenata dall’ennesimo turno infrasettimanale.

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