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Quell’arancia amara che costò la serie A nel ’77

CAGLIARI. I precedenti in serie A fra Cagliari e Lecce sono pochissimi. Il bilancio parla di otto incontri sostenuti in Sardegna con 5 affermazioni rossoblù, due pareggi e un solo successo del Lecce...

11 luglio 2020
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CAGLIARI. I precedenti in serie A fra Cagliari e Lecce sono pochissimi. Il bilancio parla di otto incontri sostenuti in Sardegna con 5 affermazioni rossoblù, due pareggi e un solo successo del Lecce per 2-1, ottenuto peraltro nell’ultima occasione in cui le due squadre si sono incontrati a Cagliari in A, il 26 febbraio del 2012.

Ma sicuramente fra i precedenti di Cagliari-Lecce, quello che resta scolpito nella memoria dei tifosi sardi è quello del torneo di serie B del campionato 1976-77. Una partita che costò al Cagliari l’immediato ritorno in serie A dopo la retrocessione della stagione precedente.

La gara, giocata il 20 marzo, fu infatti vinta sul campo dal Cagliari per 1-0 ma ribaltato a tavolino: 2-0 per il Lecce. Alla fine del campionato senza quei due punti i rossoblù scesero dai 51 punti alla pari con il Lanerossi Vicenza ai 49 sulla stessa linea di Pescara e Atalanta che poi agli spareggi ebbero la meglio, eliminando la squadra allora allenata da Toneatto.

Successe che alla fine del primo tempo della partita Cagliari-Lecce, mentre le squadre rientravano negli spogliatoi, uno spettatore rimasto sconosciuto, lanciò in campo un’arancia, probabilmente cercando di colpire l’arbitro, Rosario Lo Bello, ma invece centrò in pieno il viso del leccese Cannito, che fu addirittura portato in ospedale.

Il Cagliari vinse la gara per 1-0 con un gol in extremis di Bellini, ma il giudice sportivo ribaltò poi l’esito della gara, assegnando il successo al Lecce. (enrico gaviano)



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