Una ragione in più per vincere
di Roberto Muretto
Il Cagliari stasera deve battere il Lecce per entrare nella top ten del campionato
12 luglio 2020
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CAGLIARI. Ha ragione Walter Zenga, le motivazioni fanno parte del Dna di un calciatore. Il rispetto della maglia, dei tifosi, della società, devono sempre stare al primo posto. Il Cagliari ha archiviato il discorso salvezza, la preoccupazione è che si trascini da qui alla fine del campionato. Discorsi che fanno diventare viola dalla rabbia l’ “Uomo Ragno”, perchè non appartengono alla sua cultura calcistica. I rossoblù hanno una missione da compiere: arrivare nella parte sinistra della classifica, superare quota 47 punti, il massimo raggiunto nell’era Giulini in serie A, con Rastelli sulla panchina.
Lecce nel mirino. Battere la squadra di Liverani è un passaggio fondamentale. I Quattro Mori sanno benissimo che il patron Giulini pretende che la sua squadra faccia parte della top ten del torneo. Intanto perchè la fetta di torta sui diritti televisivi che spetterebbe al club sarebbe un po’ più grande e questo, permetterebbe di condurre un mercato con ambizioni e avere più chance di trattenere Nainggolan. Quella di oggi non sarà una gara facile. I pugliesi sono reduci dalla vittoria con la Lazio e giocheranno con la determinazione di chi ha bisogno di punti per mantenere la categoria. I rossoblù hanno dimostrato a Firenze di essere sul pezzo, di esprimere un bel gioco e badare al sodo quando i fronzoli vanno lasciati da parte. Tornare alla vittoria darebbe lo slancio per un finale di stagione con tanti test complicati.
Le scelte. Zenga ha fatto capire che non ci saranno stravolgimenti nella formazione iniziale. Il mister deve decidere se dare una maglia da titolare a Carboni, lasciando in panchina Pisacane che non è al meglio, oppure dare fiducia al “mastino” napoletano e affidarsi all’esperienza di Klavan. A centrocampo non cambierà nulla e l’unico ballottaggio è tra Lykogiannis e Ionita, col primo favorito. Nainggolan, Joao Pedro e Simeone fanno parte della lista degli intoccabili, giocatori fondamentali insieme a Nandez, dai quali Zenga non può prescindere. Il “Cholito” si è visto annullare due gol nelle ultime partite, oggi spera di andare a bersaglio e che la rete venga convalidata.
I giallorossi. Liverani non avrà Lapadula, uno che al Cagliari ha fatto gol spesso. Schiererà la sua squadra con il 4-3-2-1 e deve decidere se far giocare Farias o Babacar come unica punta. Alle spalle Mancosu e Falco, giocatori abili negli spazi. Da tenere d’occhio insomma. Attenzione anche agli inserimenti di Lucioni sulla palle inattive e alle giocate di Petriccione, al quale va limitato il raggio d’azione e concessa poca libertà. A partita in corso ci sarà spazio anche per Deiola, appena rientrato da un infortunio ma non ancora in grado di giocare tutta la partita.
Statistiche. Tre degli ultimi sei gol realizzati nelle sfide tra Cagliari e Lecce sono arrivati su calcio di rigore: due per i sardi, uno per i pugliesi. Il Lecce arriva da tre sconfitte esterne di fila in campionato e non ne conta di più in Serie A dal filotto di sei della stagione 2010-11. La prossima sarà la 100ª panchina in Serie A per Walter Zenga: l’attuale allenatore del Cagliari non ha mai vinto contro il Lecce. Nei due precedenti della stagione 2008/09 sulla panchina del Catania, un pareggio e una sconfitta. João Pedro ha segnato nove gol in Serie A in 20 gare contro una squadra neopromossa, inclusa la rete realizzata nel match d’andata nel suo unico precedente contro il Lecce.
L’arbitro. Sono quindici i precedenti dell’arbitro Orsato di Schio con il Cagliari. Questo lo score: quattro vittorie un pareggio e dieci sconfitte. Negli ultimi due incroci, però, due vittorie dei sardi, in casa col Genoa e due anni fa a Crotone. Cinque i precedenti di Orsato con i pugliesi in Serie A: due le vittorie e tre le sconfitte per i salentini.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Lecce nel mirino. Battere la squadra di Liverani è un passaggio fondamentale. I Quattro Mori sanno benissimo che il patron Giulini pretende che la sua squadra faccia parte della top ten del torneo. Intanto perchè la fetta di torta sui diritti televisivi che spetterebbe al club sarebbe un po’ più grande e questo, permetterebbe di condurre un mercato con ambizioni e avere più chance di trattenere Nainggolan. Quella di oggi non sarà una gara facile. I pugliesi sono reduci dalla vittoria con la Lazio e giocheranno con la determinazione di chi ha bisogno di punti per mantenere la categoria. I rossoblù hanno dimostrato a Firenze di essere sul pezzo, di esprimere un bel gioco e badare al sodo quando i fronzoli vanno lasciati da parte. Tornare alla vittoria darebbe lo slancio per un finale di stagione con tanti test complicati.
Le scelte. Zenga ha fatto capire che non ci saranno stravolgimenti nella formazione iniziale. Il mister deve decidere se dare una maglia da titolare a Carboni, lasciando in panchina Pisacane che non è al meglio, oppure dare fiducia al “mastino” napoletano e affidarsi all’esperienza di Klavan. A centrocampo non cambierà nulla e l’unico ballottaggio è tra Lykogiannis e Ionita, col primo favorito. Nainggolan, Joao Pedro e Simeone fanno parte della lista degli intoccabili, giocatori fondamentali insieme a Nandez, dai quali Zenga non può prescindere. Il “Cholito” si è visto annullare due gol nelle ultime partite, oggi spera di andare a bersaglio e che la rete venga convalidata.
I giallorossi. Liverani non avrà Lapadula, uno che al Cagliari ha fatto gol spesso. Schiererà la sua squadra con il 4-3-2-1 e deve decidere se far giocare Farias o Babacar come unica punta. Alle spalle Mancosu e Falco, giocatori abili negli spazi. Da tenere d’occhio insomma. Attenzione anche agli inserimenti di Lucioni sulla palle inattive e alle giocate di Petriccione, al quale va limitato il raggio d’azione e concessa poca libertà. A partita in corso ci sarà spazio anche per Deiola, appena rientrato da un infortunio ma non ancora in grado di giocare tutta la partita.
Statistiche. Tre degli ultimi sei gol realizzati nelle sfide tra Cagliari e Lecce sono arrivati su calcio di rigore: due per i sardi, uno per i pugliesi. Il Lecce arriva da tre sconfitte esterne di fila in campionato e non ne conta di più in Serie A dal filotto di sei della stagione 2010-11. La prossima sarà la 100ª panchina in Serie A per Walter Zenga: l’attuale allenatore del Cagliari non ha mai vinto contro il Lecce. Nei due precedenti della stagione 2008/09 sulla panchina del Catania, un pareggio e una sconfitta. João Pedro ha segnato nove gol in Serie A in 20 gare contro una squadra neopromossa, inclusa la rete realizzata nel match d’andata nel suo unico precedente contro il Lecce.
L’arbitro. Sono quindici i precedenti dell’arbitro Orsato di Schio con il Cagliari. Questo lo score: quattro vittorie un pareggio e dieci sconfitte. Negli ultimi due incroci, però, due vittorie dei sardi, in casa col Genoa e due anni fa a Crotone. Cinque i precedenti di Orsato con i pugliesi in Serie A: due le vittorie e tre le sconfitte per i salentini.
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