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Un poker di sfide toste per il Cagliari che può ritrovare il bomber Pavoletti

Un poker di sfide toste per il Cagliari che può ritrovare il bomber Pavoletti

CAGLIARI. Un rinforzo per il Cagliari. E chissà, anche per la Nazionale. La nuova sfida di Leonardo Pavoletti è ricominciata ieri in Austria con la visita del professor Christian Fink, il chirurgo...

21 luglio 2020
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CAGLIARI. Un rinforzo per il Cagliari. E chissà, anche per la Nazionale. La nuova sfida di Leonardo Pavoletti è ricominciata ieri in Austria con la visita del professor Christian Fink, il chirurgo che ha ri-operato il bomber di Livorno al ginocchio sinistro.

Pavoletti ha subito due interventi nel giro di pochi mesi. Il primo a settembre dopo l'infortunio in Cagliari-Brescia. Il secondo a febbraio dopo la accidentale caduta che ha provocato una nuova lesione. Da quattro mesi Pavoletti è impegnato in una preparazione di recupero seguito anche dallo staff del Cagliari: un percorso che l'attaccante a volte rende pubblico con immagini e video girati anche al Poetto che lo riprendono mentre scatta e calcia il pallone. Attesa per il verdetto del professore, forse già oggi. Obiettivo: ritornare ad allenarsi con i compagni e magari guadagnarsi una convocazione per una delle quattro partite che mancano alla fine del campionato.

Un Pavoletti che chiede spazio. E un po' di tempo: almeno cinque minuti per marcare il suo ritorno. Pavoletti ritrova un Cagliari che da domenica notte ha anche la certezza di giocare il prossimo campionato in serie A. E chissà che con lui Zenga, sempre in caso di conferma, non voglia puntare sul tridente del suo 4-3-3 insieme a Joao Pedro e Simeone.

Sogni e speranze. Si parte dalla salvezza conquistata. Acquisita, almeno a livello virtuale. Ma ora c'è la matematica che lo ribadisce. Rossoblù irraggiungibili per il combinato effetto del punto con il Sassuolo e della sconfitta del Lecce. Ma ci sono ancora quattro partite da giocare. È stato Zenga a fornire, dopo la gara con il Sassuolo, la sintesi di ciò che il Cagliari dovrà fare da giovedì prossimo al 2 agosto. «Mancano ancora quattro partite, ci aspettano avversari di livello- aveva detto-. Giocare a calcio ti porta a fissare degli obiettivi, in primis onorare la maglia e dare sempre il massimo. Si può sempre migliorare, abbiamo 42 punti, un altro dei traguardi può essere superare i 47 record dell'era Giulini in A». Già, quelli conquistati da Rastelli ai tempi di Bruno Alves, Isla e Borriello (ma c'erano anche Ceppitelli e Joao Pedro): il Cagliari finì undicesimo. Quella stagione, come questa, terminò con la sfida con il Milan.

Calendario tosto. Giovedì il Cagliari va a Roma. Ma la Lazio di luglio non è certo quella di qualche mese fa. Poi c’è l’Udinese alla Sardegna Arena, la gara in teoria più abbordabile di tutte. Alla penultima il Cagliari rigioca in casa, ancora con una squadra bianconera. Ma è la Juventus. Ed è un’incognita: alla squadra di Sarri potrebbero ancora servire punti per lo scudetto. Poi si chiude a Milano con una delle squadre, il Milan, più in forma del momento.

Stefano Ambu

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