La Nuova Sardegna

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Il Banco non sbaglia e “scopre” Tillman

di Andrea Sini
Il Banco non sbaglia e “scopre” Tillman

Buon debutto dell’americano nella vittoria sulla Virtus Roma

13 settembre 2020
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OLBIA. Tra la Dinamo e la Final four di Supercoppa manca solo un passo: con la scontata vittoria di ieri pomeriggio sulla Virtus Roma, i sassaresi restano in vetta al gruppo D e ora si giocheranno tutto nel match-spareggio di domani sera contro Pesaro.

Ecco Tillman. Vittoria doveva essere e vittoria è stata, per i biancoblù di Gianmarco Pozzecco, ancora privi di Gentile, Treier e Gandini. Ma al di là del punteggio fissato sul tabellone elettronico del Geopalace, 76-99, la notizia più bella riguarda Justin Tillman: l’ala americana, aggregata al gruppo dopo tanti problemi, ha finalmente potuto assaggiare il parquet con indosso la maglia del Banco di Sardegna. Al ventiquattrenne di Detroit, il coach ha concesso quattro spezzoni di partita, per un totale di 16 minuti, e la risposta è stata di tutto rispetto: i 21 punti segnati con 8/12 al tiro e 4 rimbalzi vanno presi con le pinze, vista la portata degli avversari, che hanno schierato tanti giovani. Ma il ghiaccio finalmente è rotto e questa prestazione sarà fondamentale anche per il morale del giocatore, ancora in forte ritardo di condizione.

La partita. Dopo una settimana estremamente impegnativa, con appena 7 uomini a tirare la carretta, Pozzecco ha la possibilità di allungare le rotazioni e di far risparmiare un po’ di fiato ai giocatori più spremuti di questo avvio di stagione. Anche perché il match viene messo subito nei binari giusti: la Virtus, che fa esordire Bean ma è priva dell’infortunato Campogrande, fa appena in tempo a segnare il primo canestro della gara, poi comincia il bombardamento sassarese: il Banco infila 7 triple senza errori (il primo errore arriverà al 19’ dopo un incredibile 8/8) e alla prima sirena sono giù avanti 22-35. L’attacco atomico consente alla Dinamo di toccare quota 50 già a metà del secondo periodo, e nel frattempo l’ingresso di Tillman è dà ulteriore sfogo al gioco nell’area colorata. Alla sirena di metà gara il tabellone dice 37-61.

Garbage time. Con la vittoria ampiamente in cassaforte, il secondo tempo è un lungo “garbage time”, nel quale la Dinamo gestisce il risultato senza problemi, permettendosi il lusso di incassare un break di 11-2 che consente alla Virtus di risalire dal -29 (50-85) al -20 (50-70). Poi Spissu suona la carica e a cavallo tra gli ultimi due periodi arriva un parziale di 15-0, al quale partecipa anche il giovane Marco Antonio Re, infilando due triple consecutive. Sul 50-85 il match è finito per davvero ed è solo il 31’, ma c’è ancora tempo per vedere Tillman firmare il suo ventello e per vedere per oltre 6 minuti un quintetto con due baby, Re e Martis. Finisce 76-99, nessuno a parte Burnell ha giocato oltre 25’ e allora si può pensare all’ultima sfida: nel mirino c’è già Pesaro.

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