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Il Milan in Irlanda Con lo Shamrock gara da dentro o fuori

MILANO. Una partita da dentro o fuori, con le incognite di una preparazione lampo, un avversario - lo Shamrock Rovers - primatista dopo ben undici giornate di campionato, e con tanti infortuni da...

17 settembre 2020
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MILANO. Una partita da dentro o fuori, con le incognite di una preparazione lampo, un avversario - lo Shamrock Rovers - primatista dopo ben undici giornate di campionato, e con tanti infortuni da gestire: il Milan torna in campo stasera a Dublino in una sfida che nasconde più di un'insidia. Ma 644 giorni dopo l'ultima gara in Europa, i rossoneri tornano a respirare l'aria del calcio internazionale. «L'Europa è sempre stata l'habitat naturale di questa società così gloriosa. C'è l'emozione di cominciare la nuova stagione - racconta l'allenatore Stefano Pioli alla vigilia - di provare a finire e concretizzare un percorso costruito lo scorso anno. Vogliamo arrivare ai gironi ma ora pensiamo alla partita di oggi, affrontiamo un avversario che fa un buon calcio, moderno. Tre settimane di preparazione non sono tantissime ma pensiamo all'occasione che abbiamo».

Senza Rebic, squalificato per tre giornate, Leao in quarantena, con gli infortunati ancora da recuperare Romagnoli, Conti e Musacchio, Pioli non può che sorridere sapendo di aver recuperato almeno Ibrahimovic. Una certezza di questo Milan che ne ha fatto punto di riferimento e leader dei giocatori. Il tecnico rossonero non aveva dubbi sul rinnovo dello svedese perché conosceva «il suo volere e quello del club». Un rapporto che non ha mai subito scossoni: «Ci siamo sentiti sempre, non ci siamo mai lasciati». Ed ora Ibra è tornato a guidare la squadra rossonera.

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