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Il Napoli parte alla grande

Il Napoli parte alla grande

I gol di Mertens e Insigne nella ripresa affondano il Parma 

21 settembre 2020
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PARMA (4-3-1-2): Sepe, Darmian, Iacoponi, Alves, Pezzella, Grassi (44'st Siligardi), Brugman (24'st Dezi), Hernani, Kucka, Inglese (24'st Karamoh), Cornelius (46 Alastra, 4 Balogh, 16 Laurini, 21 Dermaku, 31 Ricci, 32 Simonetti, 44 Kasa, 93 Sprocati, 99 Adorante) All.Liverani.

NAPOLI (4-3-3): Ospina, Di Lorenzo, Koulibaly, Manolas, Hysaj, Ruiz (38'st Elmas), Demme (16'st Osimhen), Zielinski (43'st Lobotka), Lozano (38'st Politano), Mertens (43'st Petagna), Insigne (1 Meret, 16 Contini, 6 Rui, 13 Luperto, 19 Maksimovic, 31 Ghoulam, 33 Rrahmani) All. Gattuso.

ARBITRO: Mariani di Aprilia.

RETI: nel st 18' Mertens, 32' Insigne.

PARMA

C'era da una parte il Parma tutto nuovo dei vari Liverani, Carli e, soprattutto, del presidente Kyle Krause, dall'altra il Napoli di Gattuso all'insegna delle conferme tanto da non schierare all'inizio nessuno dei tre nuovi acquisti, a partire dall'uomo mercato, il nigeriano Osimhen. E alla fine, sotto gli occhi di mille spettatori, ha ragione “ringhio” Gattuso, anche se a travolgere il Parma è stata proprio la grande novità di casa Napoli: Osimhen. L'ingresso in campo nella ripresa del bomber nigeriano ex Lilla, acquisto più caro della storia partenopea, ed il cambio del modulo con il più offensivo 4-2-3-1 ha chiuso subito la partita del Tardini.

Una manciata di secondi con questo assetto ed il Napoli ha subito colpito con Mertens. Il raddoppio poco più tardi con Insigne. Ma Osimhen si è fatto sentire, e non poco. Nella prima rete crociata disturba Iacoponi che sbaglia il disimpegno; poi va al tiro, di poco fuori, e infine serve in un paio di occasioni d'oro palloni d'oro ai compagni. Gennaro Gattuso può insomma sorridere anche se là davanti sono in tanti che scalpiteranno per una maglia da titolare.

Sarà un Napoli offensivo, devastante in attacco, ma con le grandi del campionato Gattuso dovrà anche pensare alla fase difensiva. Una fase che il Parma ha saputo fare invece molto bene per circa un'ora di gioco. Sebbene il modulo di Liverani fosse più propositivo di quello solitamente visto la scorsa stagione con D'Aversa.

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