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Dinamo diesel a Pesaro Avvio lento, poi la riscossa

di Andrea Sini
Dinamo diesel a Pesaro Avvio lento, poi la riscossa

I biancoblù, ancora privi di Gentile e Tillman, vincono in rimonta alla Vitrifrigo Arena Marchigiani subito a +12, il Banco cresce alla distanza trascinato da Burnell e Spissu

28 settembre 2020
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Buonissima la prima, considerate le condizioni, le assenze e anche l’approccio alla gara. La Dinamo parte col piede giusto nella sua undicesima stagione consecutiva in serie A, con una bella vittoria sul campo della Carpegna Prosciutto Pesaro.

Motore diesel. Alla Vitrifrigo Arena finisce 85-95 per i ragazzi di Gianmarco Pozzecco, che nonostante il nuovo forfait di Gentile e Tillman alla fine hanno più birra in corpo degli avversari e nell’ultimo quarto assestano la spallata decisiva. L’avvio di gara era stato tutto dei marchigiani, più reattivi in difesa (subito 5 palle perse sassaresi) e incandescenti in attacco: a metà del secondo periodo Delfino e compagni avevano 10/12 da 2 e 5/8 da 3. Poi il grande ritorno del Banco, che ha dato fondo alle rotazioni dando minuti importanti a Treier, Devecchi e Gandini, e già nel terzo quarto aveva cinque uomini in doppia cifra: Benzdius e Burnell, i migliori in campo, la coppia Spissu-Bilan e Pusica, fondamentale in attacco nel momento più delicato della gara.

Un avvio complicato. La Vuelle parte con più brio, difende duro e dall’altra parte fa centro da lontano con Delfino e Robinson dalla media: dopo neppure 3’ è 9-2. Poz non chiede timeout, la Dinamo si affida a Bilan ma il gioco è lento e prevedibile e le palle perse iniziano a essere tante. Al quinto possesso sprecato, sul 13-8, arriva il richiamo del coach, che manda dentro Pusica. Il cambio di passo però non arriva, anzi: la difesa marchigiana si fa ancora più aggressiva e un’altra fiammata, con la tripla di Robinson e la schiacciata di Zanotti da tre che portano la Vuelle a vanti 20-8, a 2’ dalla prima sirena. Toccato il -12, il Banco si scuote, con Pusica che piazza due giochi da tre punti consecutivi e Pesaro che risponde con due triple consecutive, che chiudono il periodo sul 26-18. Poz dà fondo alle rotazioni, proponendo un quintetto “operaio” con Gandini Devecchi e Treier, insieme a Puscica e Burnell. Pesaro resta in pieno controllo (30-18), le palle perse fioccano da entrambe le parti ma i padroni di casa hanno sempre qualcosa in più. Così a un Pusica caldissimo, rispondono Filloy e Tambone. A metà periodo Pesaro è avanti 38-27 con percentuali incredibili: 10/12 da 2 e 5/8 da 3.

La reazione. I sassaresi riaccendono lentamente il motore e con pazienza provano a risalire: il quintetto di partenza riesce ad aumentare l’intensità e la tripla di Spissu a 1’40” da metà gara riporta il Banco a -4, 42-38. Dopo il riposo si riparte dal 42-40 e con Pusica in campo al posto di Burnell, in panchina con 3 falli.

In altalena. Si procede punto a punto, con Pesaro che mantiene un piccolo margine: si va dal 47-4 al 52-48, poi la Vuelle accelera con Robinson (55-48) e a quel punto arriva la reazione della Dinamo: Spissu dà il “la” con una tripla, poi Kruslin, Bendzius e Bilan completano il break di 10-2 che vale il primo sorpasso della gara, 57-58 a 3’24”. Repesa chiede timeout e la reazione dei suoi arriva subito, ma il Banco tiene botta e va a +4 con Burnell e Spissu (62-66). La terza sirena arriva sul 69-69, poi si continua a procedere a piccoli passi (72-73, 76-75), il Banco manda sul ferro tre triple aperte ma la difesa tiene.

La spallata. il rientro di Bilan fa la differenza, l’asse con Spissu produce il +3 (76-79) che a 4’59” da fine gara costringe Repesa al timeout. La Vuelle si aggrappa a Massenat che ricuce subito il break (81-82), ma la resa dei conti è pronta: il Banco ha un Bendzius fiammeggiante e un Burnell onnipresente, mentre la Vuelle finisce la benzina. Spissu fa l’uomo-squadra, Burnell è ovunque mentre Bendzius bombarda senza pietà: è la spallata decisiva (81-88) e i sassaresi arrivano alla sirena sul massimo vantaggio, 85-95. Come inizio non c’è male.



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