La Nuova Sardegna

Sport

La Dinamo al completo con Tillman

di Mario Carta

L’ala domani potrebbe esordire al PalaSerradimigni contro la Fortitudo Bologna. Allarme Covid rientrato per Burnell

17 ottobre 2020
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SASSARI. Domani all’ora di pranzo contro la Fortitudo Bologna per la prima volta in campionato e mercoledì all’esordio in casa nella Champions League contro i turchi del Galatasaray la Dinamo potrebbe essere al completo. Justin Tillman è pronto. Ma...

«Gioca? Non gioca? Anche poco fa, mentre venivo qui per la conferenza stampa, un tifoso mi ha fermato per chiedermelo – spiega coach Gianmarco Pozzecco presentando il match di domani –. Lui si allena, tutti lo vogliamo in campo ma ancora dobbiamo decidere. Ed è una decisione più tecnica che medico-sanitaria». L’ala forte ha recuperato dall’infortunio alla spalla, andrà ancora una volta a referto ma stavolta qualche minuto potrebbe giocarlo. Contro un avversario tosto come la Fortitudo di Meo Sacchetti e Happ due braccia e due gambe in più fanno solo comodo. E ci sarà anche Jason Burnell, che in settimana ha saltato un paio di allenamenti. Allarme covid rientrato: «È tutto regolare, ha ovviamente fatto gli esami di rito e per fortuna è tutto ok. A questo proposito, ringrazio il professor Sergio Babudieri e il suo staff – ha proseguito Gianmarco Pozzecco –. Si prendono cura della Dinamo e di tutta la comunità. Dobbiamo essere grati a quelli che sono i veri eroi in questo momento e ringraziarli di cuore, lavorano con grande professionalità».

Dopo aver dedicato la vittoria dello scorso turno a Roma al piccolo Ferdinando Gentile, figlio di Stefano («Chi come me ha affrontato sul campo Nando Gentile -suo nonno-, sa che emozione susciti pensare che le prossime generazioni dovranno vedersela sul parquet con un suo omonimo. Siamo entusiasti di condividere la gioia del suo arrivo con Stefano e Altea».

Poi, la partita. E il campionato. «La scorsa settimana abbiamo visto squadre blasonate perdere contro squadre che in quel momento non sembrava potessero impensierirle – ha concluso il coach della Dinamo –, siamo consapevoli che non mancheranno le sorprese, si vincono il 58% di partite in trasferta, noi lo abbiamo provato sulla nostra pelle, e questa è una preoccupazione in più. Ma noi vogliamo creare un’identità che ci permetta di giocare bene a pallacanestro e di conseguenza vincere le partite e sono contento perché già domenica ho visto un segnale forte e sono soddisfatto per come ho visto lavorare la squadra. Poi, da ex, per me quella con la Fortitudo non è mai una sfida come le altre, anche se penso e spero che sarà più emozionante al ritorno quando giocheremo a Bologna, sperando che sia a porte aperte perché vorrebbe dire che abbiamo superato questo momento difficile».

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