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Ronaldo rientra e illumina la Juventus
Al fuoriclasse portoghese basta stare in campo 30’ per far cambiare marcia alla sua squadra contro lo Spezia
02 novembre 2020
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SPEZIA1
JUVENTUS4
SPEZIA (4-3-3): Provedel; Ferrer, Terzi (42' st Ismajli), Chabot (28' st Dell'Orco), Bastoni; Bartolomei, Ricci, Pobega (28' st Estevez); Verde (1' st Agudelo), Nzola, Farias (28' st Gyasi). (12 Krapikas, 77 Rafael, 6 Mora, 10 Agoumé, 27 Deiola, 69 Vignali, 91 Piccoli). All. Italiano.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Demiral, Bonucci (32' st Frabotta), Danilo; Cuadrado, McKennie (17' st Ramsey), Arthur, Bentancur (17' st Rabiot), Chiesa; Dybala (12' st Ronaldo), Morata (32' st Kulusevski). (1 Szczesny, 31 Pinsoglio, 33 Bernardeschi, 39 Portanova). All. Pirlo.
ARBITRO: Abisso di Palermo.
RETI: nel pt 15' Morata, 32' Pobega. Nel st 14' e 31' (rig.) Ronaldo, 23' Rabiot.
NOTE: angoli: 4-3 per lo Spezia Recupero: pt 2' e st 3' Ammoniti: Chabot, Bartolomei, Estevez, Rabiot per gioco scorretto.
LA SPEZIA
La Juventus dilaga con lo Spezia e dà un calcio alla crisi, ma deve ringraziare Ronaldo che, entrato nella ripresa, decide una sfida che fino ad allora aveva visto i pluricampioni d'Italia faticare.
Andrea Pirlo sceglie il 3-5-2, lasciando fuori anche Kulusevski, dirottando Chiesa a sinistra e affidando le chiavi dell'attacco a Dybala e Morata. Ma se l'argentino fin dalle prime battute è apparso sottotono, è lo spagnolo in assenza del portoghese a caricarsi sulle spalle il peso offensivo della squadra bianconera: sua la prima occasione, al 6' con un sinistro di poco a lato, suo il gol al 15' che rompe lo 0-0: Danilo pesca in area McKennie, con l'americano che apparecchia per lo spagnolo cui spetta solo spingere la palla in rete. Abisso, dopo un check con la sala Var, convalida. La Juventus sembra avere il controllo della partita, ma appena abbassa intensità e baricentro, viene subito trafitta, al 32', quando un cross dalla destra di Bartolomei trova impreparata la retroguardia e Pobega, tutto solo, con il piatto destro e una leggera deviazione, batte Buffon.
La sostanza non cambia in avvio di ripresa, dove a farsi preferire è lo Spezia, che arriva due volte al tiro nei primi sette minuti. Pirlo così getta nella mischia anche Ronaldo, con il portoghese che dopo due minuti è già decisivo: al 14' sulla verticalizzazione di Morata si incunea tra Terzi e Chabot, salta anche Provedel e deposita il rete il gol del vantaggio. L'ingresso e il gol del portoghese sono decisivi, perché da quel momento in poi la Juventus torna a giocare e a segnare. Il 3 a 1 dei bianconeri, al 23' porta la firma di Rabiot, che capitalizza il lancio di Chiesa approfittando dell'impreparazione della retroguardia di casa; al 31' arriva anche il 4-1: con Abisso che concede il penalty per un contatto in area tra Bartolomei e Chiesa, e dal dischetto ancora Ronaldo non sbaglia, beffando Provedel con un cucchiaio e certificando, di fatto, la dipendenza di questa Juventus dal campione portoghese.
JUVENTUS4
SPEZIA (4-3-3): Provedel; Ferrer, Terzi (42' st Ismajli), Chabot (28' st Dell'Orco), Bastoni; Bartolomei, Ricci, Pobega (28' st Estevez); Verde (1' st Agudelo), Nzola, Farias (28' st Gyasi). (12 Krapikas, 77 Rafael, 6 Mora, 10 Agoumé, 27 Deiola, 69 Vignali, 91 Piccoli). All. Italiano.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Demiral, Bonucci (32' st Frabotta), Danilo; Cuadrado, McKennie (17' st Ramsey), Arthur, Bentancur (17' st Rabiot), Chiesa; Dybala (12' st Ronaldo), Morata (32' st Kulusevski). (1 Szczesny, 31 Pinsoglio, 33 Bernardeschi, 39 Portanova). All. Pirlo.
ARBITRO: Abisso di Palermo.
RETI: nel pt 15' Morata, 32' Pobega. Nel st 14' e 31' (rig.) Ronaldo, 23' Rabiot.
NOTE: angoli: 4-3 per lo Spezia Recupero: pt 2' e st 3' Ammoniti: Chabot, Bartolomei, Estevez, Rabiot per gioco scorretto.
LA SPEZIA
La Juventus dilaga con lo Spezia e dà un calcio alla crisi, ma deve ringraziare Ronaldo che, entrato nella ripresa, decide una sfida che fino ad allora aveva visto i pluricampioni d'Italia faticare.
Andrea Pirlo sceglie il 3-5-2, lasciando fuori anche Kulusevski, dirottando Chiesa a sinistra e affidando le chiavi dell'attacco a Dybala e Morata. Ma se l'argentino fin dalle prime battute è apparso sottotono, è lo spagnolo in assenza del portoghese a caricarsi sulle spalle il peso offensivo della squadra bianconera: sua la prima occasione, al 6' con un sinistro di poco a lato, suo il gol al 15' che rompe lo 0-0: Danilo pesca in area McKennie, con l'americano che apparecchia per lo spagnolo cui spetta solo spingere la palla in rete. Abisso, dopo un check con la sala Var, convalida. La Juventus sembra avere il controllo della partita, ma appena abbassa intensità e baricentro, viene subito trafitta, al 32', quando un cross dalla destra di Bartolomei trova impreparata la retroguardia e Pobega, tutto solo, con il piatto destro e una leggera deviazione, batte Buffon.
La sostanza non cambia in avvio di ripresa, dove a farsi preferire è lo Spezia, che arriva due volte al tiro nei primi sette minuti. Pirlo così getta nella mischia anche Ronaldo, con il portoghese che dopo due minuti è già decisivo: al 14' sulla verticalizzazione di Morata si incunea tra Terzi e Chabot, salta anche Provedel e deposita il rete il gol del vantaggio. L'ingresso e il gol del portoghese sono decisivi, perché da quel momento in poi la Juventus torna a giocare e a segnare. Il 3 a 1 dei bianconeri, al 23' porta la firma di Rabiot, che capitalizza il lancio di Chiesa approfittando dell'impreparazione della retroguardia di casa; al 31' arriva anche il 4-1: con Abisso che concede il penalty per un contatto in area tra Bartolomei e Chiesa, e dal dischetto ancora Ronaldo non sbaglia, beffando Provedel con un cucchiaio e certificando, di fatto, la dipendenza di questa Juventus dal campione portoghese.