la polemica
Milano propone: «La A in 3-4 mesi» Sardara contro: «Pensino a tutti»
MILANO. Lo spettacolo non deve continuare a tutti i costi. Ettore Messina, demiurgo dell'Olimpia Milano, lancia un accorato appello ai vertici del basket planetario per una riflessione, un momento...
03 novembre 2020
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MILANO. Lo spettacolo non deve continuare a tutti i costi. Ettore Messina, demiurgo dell'Olimpia Milano, lancia un accorato appello ai vertici del basket planetario per una riflessione, un momento di confronto in chiave Covid. «Sospendere l'Eurolega» e le altre coppe europee per «terminare i campionati nazionali» entro la primavera e poi riprendere con gli impegni internazionali è la proposta avanzata ieri dell’allenatore-gm dell’Armani. Messina auspica al più presto un dialogo costruttivo tra le parti per trovare la soluzione più efficace, scontrandosi però con la volontà del Ceo di Eurolega, Jordi Bertomeu, sorpreso e arrabbiato per i contenuti della lettera. «L'Eurolega non cambia format», il messaggio dal quartier generale di Barcellona. E la proposta non scalda il cuore anche di gran parte della serie A, a partire dalla Dinamo Sassari.
«Con il suo appello – dice il presidente del club sassarese, Stefano Sardara –, Milano dimostra di fatto aver rinunciato al ruolo di traino dell’intero movimento cestistico nazionale, ruolo che invece aveva quando alla sua guida c’era Livio Proli. Quello del campionato concentrato è un ragionamento utile per Milano ma non per gran parte dei club di A, che possono contare su risorse economiche ben differenti. Non si può restringere tutto in 3-4 mesi, terminando proprio quando speriamo la situazione della pandemia migliori per avere un po’ di spettatori e di incassi. Bisogna pensare agli sponsor e dobbiamo ragionare da Lega. Ci siamo riuniti pochi giorni fa, e Messina non si è presentato. Avrei voluto che avanzasse la sua proposta in quella sede». Sardara accusa Milano di pensare ai propri interessi, e meno a quelli dell’intero movimento. «La soluzione di Messina vorrebbe dire la morte civile di tante società, in un momento difficile anche per il basket».
«Con il suo appello – dice il presidente del club sassarese, Stefano Sardara –, Milano dimostra di fatto aver rinunciato al ruolo di traino dell’intero movimento cestistico nazionale, ruolo che invece aveva quando alla sua guida c’era Livio Proli. Quello del campionato concentrato è un ragionamento utile per Milano ma non per gran parte dei club di A, che possono contare su risorse economiche ben differenti. Non si può restringere tutto in 3-4 mesi, terminando proprio quando speriamo la situazione della pandemia migliori per avere un po’ di spettatori e di incassi. Bisogna pensare agli sponsor e dobbiamo ragionare da Lega. Ci siamo riuniti pochi giorni fa, e Messina non si è presentato. Avrei voluto che avanzasse la sua proposta in quella sede». Sardara accusa Milano di pensare ai propri interessi, e meno a quelli dell’intero movimento. «La soluzione di Messina vorrebbe dire la morte civile di tante società, in un momento difficile anche per il basket».