La Nuova Sardegna

Sport

Olbia in caduta libera La Pergolettese fa poker

Olbia in caduta libera La Pergolettese fa poker

Il gol della bandiera lo segna Ragatzu, per il resto distrazioni ed errori a gogò Pesano le assenze di Cocco, Pisano ed Emerson. Ora Canzi rischia l’esonero

12 novembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA1

PERGOLETTESE4

OLBIA: Tornaghi; La Rosa, Dalla Bernardina (1’ st Arboleda), Altare; Pennington (18’ st D’Agostino), Ladinetti, Lella, Cadili (18’ st Pitzalis); Marigosu; Udoh (40’ st Di Paolo), Gagliano (1’ st Ragatzu). All. Canzi.

PERGOLETTESE: Candela, Lucenti, Bakayoko, Villa; Bariti (1’ st Ciccone), Panatti, Figoli (33’ st Andreoli); Morello (33’ st Piccardo), Duca (28’ st Varas); Scardina (10’ st Longo). All. Contini.

ARBITRO: Taricone di Perugia.

RETI: 1’ pt Duca, 24’ pt Morello, 34’ st Scardina, 16’ st rig. Ragatzu, 45’ st Longo.

NOTE: Al 30’ st espulso per doppia ammonizione Ciccone. Ammoniti: Ladinetti, La Rosa, Candela, Lucenti. Recupero, 0’ pt, 5’ st.

OLBIA

A Ragatzu è bastato un tempo per segnare, creare azioni importanti e dare una scossa al resto della squadra. Ma la verità è che non può risolvere lui tutti i mali. Questa Olbia è (già) arrivata al suo punto più basso. La sconfitta con la Pergolettese è una beffa che ha mostrato distrazioni, errori tecnici, e una formazione con la testa altrove. Lo ha detto il campo, lo ha ribadito il presidente Marino stesso dopo i 90 minuti, che ha dichiarato il silenzio stampa e tirato le orecchie a squadra e allenatore. Contro i cremaschi, le assenze di Cocco, Pisano ed Emerson e un Giandonato non al cento per cento hanno portato ad alcune scelte, ma l’undici iniziale non ha convinto. Non ha convinto il sin qui mai usato Dalla Bernardina, o Pennington sull’esterno. O Marigosu di nuovo sulla trequarti che, al posto di inventare, rincorre gli avversari.

«Non ho paura delle aspettative, anzi sarò io ad averne sugli altri»: 48 ore fa diceva questo Ragatzu, e ieri in campo si è visto. Nel secondo tempo ogni manovra offensiva è passata da lui e la sensazione è che abbia messo sull’attenti il resto della squadra. E sì, se ad accendere la scintilla e a spronare i compagni è un giocatore assente dai campi di calcio da mesi, significa che c'è un problema mentale evidente.

Sembra un dejà-vù che si ripete dalla scorsa stagione. Il nuovo progetto tecnico e i giocatori arrivati quest'estate sono tutti in funzione di Max Canzi, quindi non sembra una situazione di panchina che traballa. Gerarchie e certezze all'interno della rosa potrebbero però presto cambiare. Sulla partita del "Nespoli", le prime tre reti avversarie hanno messo in luce tutti i problemi olbiesi. In occasione del primo e del secondo gol, gli attaccanti bucano senza alcuna difficoltà il muro (stavolta di cartapesta) dei bianchi. Il tris è su colpo di testa, Tornaghi non esce, Altare lascia troppo solo Scardina. L'Olbia, per di più, va in superiorità numerica nell'ultimo quarto d'ora. Non si avverte, anzi i cremaschi hanno anche l'occasione di fare il poker.

Paolo Ardovino

In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative