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Il Cagliari si inchina a Ronaldo

di Roberto Muretto
Il Cagliari si inchina a Ronaldo

I rossoblù perdono a testa alta in casa della Juventus: decide una doppietta di CR7

22 novembre 2020
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La qualità del campione. Quella di Cristiano Ronaldo che con due gol in 4’ mette al tappeto il Cagliari e riporta la Juventus vicino alla vetta. I rossoblù, con tanti cerotti, hanno fatto ciò che hanno potuto. Non hanno mai mollato ma gli è mancata la forza e la qualità in avanti per fare male ai campioni d’Italia. Buffon non ha fatto nemmeno una parata e questo la dice lunga sulle difficoltà dei Quattro Mori a finalizzare le giocate. Non c’è dubbio che le assenze hanno condizionato (e non poco) la squadra sarda, che ha dovuto rispolverare qualche giocatore arrugginito (Pisacane e Klavan) e provare nuove soluzioni tattiche, mai sperimentate finora. Di positivo resta la voglia di non arrendersi mai, di restare in partita, di averci provato (timidamente) sino alla fine. Tra i bianconeri comincia a vedersi il lavoro di Pirlo. La squadra ieri ha giocato con attenzione, aggressività, facendo cose essenziali, sfruttando la qualità dei singoli, di Ronaldo in particolare, sempre più decisivo.

La novità. Le assenze (su tutti Godin e Nandez), costringono Di Francesco a cambiare il modulo. Tre centrali in difesa Pisacane-Klavan-Walukiewicz), il tecnico azzarda Tripaldelli alto a sinistra, Zappa dalla parte opposta, Rog e Marin centrali. È un 3-4-2-1, novità assoluta in questa stagione. La Juventus sceglie il 4-4-2, Benardeschi e Kulusevski esterni, Arthur e Rabiot in mezzo al campo e Buffon tra i pali. In difesa c’è De Ligt, assenti per infortunio Bonucci e Chiellini.

Illusione. I primi 10’ dei rossoblù sono incoraggianti. La squadra isolana pressa alto, chiude le linee di passaggio e crea qualche difficoltà alla manovra dei bianconeri. Ma col passare dei minuti i campioni d’Italia guadagnano metri e costringono i Quattro Mori a una difesa a oltranza. La formazione di Pirlo è combattiva, aumenta i giri del motore e crea tantissimo. Manca la finalizzazione, problema che risolve il solito Cristiano Ronaldo, con una doppietta in 4’ (primo gol dopo 15 passaggi di fila) che mette la partita in ghiaccio. Troppo timido il Cagliari per creare grattacapi agli avversari. Il possesso palla 65% a 35 è la fotografia di un primo tempo a senso unico.

Soluzioni. Tripaldelli resta negli spogliatoi dopo l’intervallo, dentro Sottil e si torna al 4-2-3-1, con Pisacane terzino sinistro, Joao Pedro alle spalle di Simeone, posizione che il brasiliano predilige. Il Cagliari è più equilibrato, dimostra di essere vivo ma non arriva quasi mai ad impensierire Buffon (annullato un gol a Klavan ma Marin era in netto fuorigioco), che trascorre una serata tranquilla. Cragno evita una punizione maggiore con un paio di interventi importanti. Ma gli spazi che i rossoblù lasciano agli avversari sono normali perchè costretti a sbilanciarsi per provare a rimettersi in gioco.

Assenze. Ieri si è capito quanto sono importanti Godin e Nandez. Il primo non è solo un difensore esperto, dà solidità al reparto, è una guida per i compagni, sa dare i giusti consigli nei momenti decisivi della partita. Nandez è un motorino, che garantisce quantità e qualità. Ieri le sue sgroppate in velocità avrebbero potuto creare qualche problema al centrocampo bianconero, nel quale ha brillato la stella di Arthur, sempre più dentro i meccanismi bianconeri. Ha preso in mano la squadra, ha giocato una quantità industriale di palloni, tutti con razionalità e intelligenza tattica. Un ingegnere in mezzo al campo.

Senza sosta. Il Cagliari oggi tornerà ad allenarsi. Non c’è tempo per staccare la spina perchè mercoledì si torna in campo nel quarto turno di Coppa Italia. Alla “Sardegna Arena”si presenta l’Hellas Verona in una gara da dentro o fuori. Di Francesco farà qualche cambio. Sarà ancora assente Godin. Nandez, se il tampone sarà negativo, potrebbe essere impiegato dall’inizio.

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