Il Lanusei vede la luce: soltanto un giocatore risulta ancora positivo
LANUSEI. Il Lanusei ha quasi superato l’emergenza Covid. Allo stato attuale, infatti, solo uno, della decina di giocatori risultati positivi, è ancora in quarantena, in attesa del responso del...
23 novembre 2020
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LANUSEI. Il Lanusei ha quasi superato l’emergenza Covid. Allo stato attuale, infatti, solo uno, della decina di giocatori risultati positivi, è ancora in quarantena, in attesa del responso del tampone che dovrebbe ricevere lunedì mattina e che si presume sia negativo. Da martedì il mister Alfonso Greco avrà pertanto quasi sicuramente a disposizione tutti i giocatori della rosa. I bianco-rosso-verde ogliastrini, a causa della pandemia, hanno sospeso gli allenamenti collettivi il 26 ottobre, il giorno successivo alla gara vittoriosa con l’Afragolese (quinta giornata), la prima della stagione. «Solo l’11 novembre, dopo due settimane di sosta forzata, abbiamo ripreso gli allenamenti, a ranghi ridotti, con circa la metà dei giocatori – afferma Alessandro Asoni, il direttore generale –. Gli altri si sono aggregati alla spicciolata, non appena è stata certificata la negatività».
Ma quando si riprenderà a giocare? «Salvo ulteriore rinvio domenica prossima, il 29. Così come disposto dal dipartimento interregionale della Lnd, recupereremo il match con il Latina che avremmo dovuto disputare il 1 novembre (sesta giornata). Purtroppo la gara si giocherà a porte chiuse. Le attuali norme vietano tassativamente la presenza del pubblico. Ci dispiace immensamente per gli abbonati e i nostri tifosi».
Già, gli abbonati. «Ne abbiamo poco più di 250. Un numero abbastanza buono in considerazione di quello complessivo degli abitanti che sono circa 5.300. Alcune decine di essi risiedono nei paesi limitrofi. Il Lanusei da quando disputa la serie D è diventata la squadra del territorio. Per non penalizzare gli abbonati e i tifosi ci stiamo adoperando per far effettuare il filmato integrale delle gare e trasmettere la registrazione».
Il campionato, così come disposto dalla Lnd, riprenderà regolarmente Il 6 dicembre, salvo ulteriori e diversi provvedimenti che dovessero rendersi necessari. «Ritengo positivo che si riprenda a giocare e che sia stata fissata la data di inizio. La Figc nel frattempo, così come proposto dalla Lnd, dovrebbe, però, modificare l’attuale protocollo sanitario per evitare il ripetersi dei tanti rinvii che sono stati richiesti e concessi negli ultimi tempi. Una delle priorità, per innalzare il livello di sicurezza e per prevenire la diffusione del contagio, dovrebbe essere l’adozione di screening utilizzando test rapidi antigenici».
Alessandro Bulla
Ma quando si riprenderà a giocare? «Salvo ulteriore rinvio domenica prossima, il 29. Così come disposto dal dipartimento interregionale della Lnd, recupereremo il match con il Latina che avremmo dovuto disputare il 1 novembre (sesta giornata). Purtroppo la gara si giocherà a porte chiuse. Le attuali norme vietano tassativamente la presenza del pubblico. Ci dispiace immensamente per gli abbonati e i nostri tifosi».
Già, gli abbonati. «Ne abbiamo poco più di 250. Un numero abbastanza buono in considerazione di quello complessivo degli abitanti che sono circa 5.300. Alcune decine di essi risiedono nei paesi limitrofi. Il Lanusei da quando disputa la serie D è diventata la squadra del territorio. Per non penalizzare gli abbonati e i tifosi ci stiamo adoperando per far effettuare il filmato integrale delle gare e trasmettere la registrazione».
Il campionato, così come disposto dalla Lnd, riprenderà regolarmente Il 6 dicembre, salvo ulteriori e diversi provvedimenti che dovessero rendersi necessari. «Ritengo positivo che si riprenda a giocare e che sia stata fissata la data di inizio. La Figc nel frattempo, così come proposto dalla Lnd, dovrebbe, però, modificare l’attuale protocollo sanitario per evitare il ripetersi dei tanti rinvii che sono stati richiesti e concessi negli ultimi tempi. Una delle priorità, per innalzare il livello di sicurezza e per prevenire la diffusione del contagio, dovrebbe essere l’adozione di screening utilizzando test rapidi antigenici».
Alessandro Bulla
