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«Piscine chiuse? Nuoto in mare»

«Piscine chiuse? Nuoto in mare»

La pluricampionessa Francesca Secci: «Per i disabili lo sport è fondamentale»

23 novembre 2020
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SASSARI. Neanche lo stop delle piscine la ferma. Del resto Francesca Secci, oltre ad aver al suo attivo una presenza alle Paralimpiadi 2016 è anche pluricampionessa italiana di nuoto in acque libere Finp, quindi proprio non avvezza ad arrendersi alle avversità. Così, visto che a causa della nuova ondata dell’emergenza coronavirus gli impianti natatori nell’isola sono quasi tutti fermi, lei non si è data per vinta, ed ha continuato a nuotare, stavolta in mare. «La chiusura delle piscine e delle palestre mi ha molto preoccupato sia per tutte le persone che lavorano nel campo, sia perché l'attività motoria, a mio avviso, è la prima arma contro il virus. Certo, si può fare attività all'aperto, ma non tutti possono concedersi una corsetta, soprattutto le persone con disabilità, che hanno estremo bisogno di fare attività motoria per mantenere la propria funzionalità residua».

L’insegnante selargina resiste per non farsi sopraffare dalla malinconia. «Sono fortunata perché non soffro il freddo e nuoto in mare attrezzata di maglia in neoprene. Riesco ad immergermi appena due giorni alla settimana, venerdì e domenica, a causa degli impegni scolastici. Di pomeriggio, con le giornate che si sono accorciate, non è possibile andare al mare dopo il lavoro».

La problematica sollevata dalla super titolata nuotatrice non si riduce ad una questione di performance legata alle gare. «La Finp Sardegna sta preparando il calendario ma sto pensando esclusivamente alla buona salute. Nuotare aiuta a mitigare i dolori alla schiena e alle gambe dovuti sia alla disabilità, sia alla costante posizione seduta, visto che la didattica si svolge a distanza e rimango tantissime ore seduta davanti al pc». Francesca solleva lo sguardo e contempla un orizzonte ancora pieno di incognite. «Spero che non impediscano di spostarci dal comune di residenza, a Selargius non c'è il mare. Ovviamente sto tenendo tutte le precauzioni del caso e a novembre gli arenili non sono sicuramente affollati. Mi auguro che riaprano presto piscine e palestre, come la scuola. Insomma, me la sto cavando nonostante tutto, ma spero che questo incubo finisca il prima possibile».

F.F.

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