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La Dinamo a Bologna per sfidare Belinelli

La Dinamo a Bologna per sfidare Belinelli

Domenica sul parquet della “Segafredo Arena”. Attesa per il debutto del croato Toni Katic

04 dicembre 2020
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SASSARI. Sicuro è che sarà una Dinamo al completo quella chiamata ad affrontare la gara di domenica - ore 16 sul parquet della Segafredo Arena - contro la Virtus Bologna nel big match della decima giornata di andata. Incerto è invece il futuro a lungo termine della massima serie italiana di pallacanestro nella sua conformazione, che in prospettiva poggia su alcune solide realtà fra cui anche Sassari, ma che scricchiola rispetto ad altre situazioni (vedi Virtus Roma), certamente condizionate dalla pandemia e in bilico sotto l’aspetto economico e della sostenibilità.

Basket giocato. La sfida alle V nere sarà l’occasione per vedere all’opera il playmaker croato Toni Katic, ultimo arrivato in casa biancoblù che proprio a Bologna esordirà con la canotta sassarese, e segnerà al contempo il battesimo virtussino dell’ex Nba Marco Belinelli, al suo ritorno in Italia dopo 13 anni passati a giocare con i giganti del professionismo americano. La squadra di coach Gianmarco Pozzecco partirà domani sera per l’Emilia, pronta a confrontarsi con un avversario ambizioso che è spesso inciampato con la Dinamo.

La crisi generata dal Covid-19 è fardello con cui tutti devono fare i conti: stop, rinvii, positività e spalti vuoti sono solo alcuni degli ostacoli da affrontare e superare lungo una stagione che però va avanti. Ma che lascerà il segno. Occorre resistere. E per farlo occorrono organizzazione e programmazione. Le incognite sono falle in un sistema che per ripensarsi e rimodularsi, in chiave riforma campionato, vanno risolte. Mercoledì scorso, nell’ambito del Consiglio Federale Fip, fra i tanti argomenti all’ordine del giorno si è parlato proprio dei campionati, con il presidente Gianni Petrucci a ribadire «l’immediata volontà di valutare riforme che mirino a rimodulare, nel prossimo futuro, i campionati di vertice». La nota pubblicata sul sito della Federazione Italiana Pallacanestro prosegue poi sottolineando che «per personale convinzione, il presidente ha espressocontrarietà culturale al blocco delle retrocessioni, soprattutto perché significherebbe modificare le regole a campionato in corso. In ogni caso, il presidente valuterà le proposte che perverranno dalle Leghe e che verranno portate all’attenzione del Consiglio Federale».

La carne al fuoco non manca. Possibile una apertura verso soluzioni che porterebbero ad una riduzione del numero di squadre partecipanti al campionato (format Super Lega) e non, invece, ad una serie A da 18 squadre realizzabile solo attraverso lo stop alle retrocessioni.

Giovanni Dessole

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