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l’ordinanza del giudice 

L’esame-farsa di Suarez inguaia il ds Paratici e la Juventus

L’esame-farsa di Suarez inguaia il ds Paratici e la Juventus

TORINO. «Farsa». «Pantomima». «Scandaloso favoritismo». «Inaudita sfrontatezza». Non usa mezze parole il gip Piercarlo Frabotta, del tribunale di Perugia, quando racconta la storia dell'esame di...

05 dicembre 2020
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TORINO. «Farsa». «Pantomima». «Scandaloso favoritismo». «Inaudita sfrontatezza». Non usa mezze parole il gip Piercarlo Frabotta, del tribunale di Perugia, quando racconta la storia dell'esame di italiano sostenuto dal calciatore Luis Suarez all'Università per stranieri di Perugia.

Le sue sono considerazioni contenute nell'ordinanza con cui ha disposto otto mesi di sospensione dagli incarichi per la rettrice Giuliana Grego Bolli, il dg Simone Olivieri, la docente Stefania Spina e un componente di commissioni esaminatrici, Lorenzo Rocca. Un resoconto di 48 pagine che trabocca qua e là di indignazione e che, più che ricostruire le mosse della Juventus (costate all'avvocato Maria Turco una iscrizione nel registro degli indagati per concorso in falso), dipinge un Ateneo dove alberga un «malcelato senso di impunità» e dove si tira in ballo il Covid come scusa per procedere scorrettamente. Alla società bianconera, che aveva bisogno di trasformare d'urgenza Luis Suarez in un cittadino comunitario prima del trasferimento da Barcellona a Torino, il giudice dedica qualche pennellata. Il motore è il ds, Fabio Paratici, (ora indagato per false dichiarazioni come Luigi Chiappero, avvocato storico del club), che contattò la ministra Paola De Micheli per sapere come «velocizzare la pratica di riconoscimento». Quando Paratici telefona a Perugia, Olivieri gongola: «È più famoso di Mattarella», dice a una dipendente. Suarez, tra il 10 e il 12 viene preparato a puntino con l'invio del materiale. Il 17 il calciatore è a Perugia. Il test, come descrive il giudice, sembra tratto da un film comico. L'avviso di garanzia a Paratici può comportare una responsabilità diretta del club. Le sanzioni, se viene accettata la responsabilità, vanno dall’ammenda sino all’esclusione dal campionato.

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