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Nainggolan e Godin: ex col dente avvelenato

di Roberto Muretto
Nainggolan e Godin: ex col dente avvelenato

La voglia di rivalsa dei due rossoblù può rivelarsi un’arma importante Semplici recupera Nandez, Inter senza Barella ma tornano Bastoni e Brozovic

10 aprile 2021
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CAGLIARI. «Perchè l’Inter mi ha ceduto? Dovete chiederlo a Conte». Parole di Diego Godin in una recente intervista. «Nainggolan dovrebbe chiedersi perchè gioca a Cagliari e non in una squadra che punta a traguardi importanti». Parole del tecnico dell’Inter dette qualche mese fa. C’è abbastanza per poter dire che l’uruguaiano e l’indo-belga hanno più di un motivo per dimostrare al loro ex mister che si sbagliava quando detto sì alla cessione di entrambi. Il difensore e il centrocampista sono pronti a tornare in uno stadio che li ha visti recentemente protagonisti. Hanno il dente avvelenato, pagherebbero di tasca per dare un dispiacere ad un allenatore col quale il feeling si è spezzato in fretta. Un motivo in più per suonare la carica, per guidare i rossoblù a giocare una partita gagliarda, determinata, per provare a capovolgere un pronostico a senso unico.

Riscatto. Inutile negare che entrambi non hanno dato, finora, il contributo che ci si aspettava. Hanno nove partite per dimostrare che il presidente Giulini non ha sbagliato a portarli in Sardegna. Le loro qualità non sono in discussione, lascia a desiderare il rendimento. Godin ha alternato ottime prestazioni ad altre condite da errori che non sono da lui. Nainggolan non è mai riuscito a raggiungere il top della forma e ne ha pagato le conseguenze. Adesso va tutto azzerato. Il Cagliari è disperato, non si può permettere altri errori, ha l’acqua oltre la gola. I due giocatori hanno carisma ed esperienza per mettersi a capo del gruppo, prendere per mano i più giovani, farli sentire protetti per toglire di dosso la paura di sbagliare. Può essere proprio questa la gara della svolta.

Buone notizie. Nandez ha recuperato e sarà della partita. L’esterno di centrocampo, anche se non si sta esprimendo al massimo, è sempre un giocatore fondamentale, soprattutto se viene schierato sulla corsia di destra, dove può scatenare la sua corsa. Niente da fare per Ceppitelli e Sottil che non hanno ancora recuperato dagli infortuni. Ieri, intanto, Alessandro Deiola è stato festeggiato dai compagni. È nata Bianca Anastasia, secondo genito del centrocampista rossoblù.

Da Milano. Lo scudetto è lì, all'orizzonte, ma guai a rimanere fermi a fissarlo. Lo sa bene l'Inter ma lo sa bene soprattutto Antonio Conte, che al termine della gara con il Sassuolo mercoledì sera aveva già puntato il mirino alla sfida col Cagliari. Guai a sottovalutare qualunque avversario, anche perché il vantaggio sulle inseguitrici è rassicurante ma non definitivo, soprattutto visto che il gene della pazzia ogni tanto sembra riafforare tra i nerazzurri. Conte continua a martellare per tenere alta la concentrazione dei suoi, soprattutto verso un testacoda come quello che attende Lukaku e compagni a San Siro. L'Inter si può far forza non solo sulla coppia Lukaku-Lautaro, ma anche su una difesa che sembra aver ritrovato solidità: i nerazzurri hanno vinto infatti 11 delle ultime 12 partite di campionato, tenendo la porta inviolata in ben 8 di queste gare, con solo quattro reti incassate.

il tecnico intanto deve anche valutare le scelte di formazione, soprattutto alla luce dell'assenza di Barella, l'altro grande ex della gara, squalificato dopo il giallo col Sassuolo. Torneranno dal 1' Bastoni e Brozovic, out contro i neroverdi, mentre in mediana per sostituire Barella è ballottaggio tra Gagliardini e Vecino, con l'italiano favorito. Sensi e Vidal vanno verso la panchina.

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