In tre settimane altre cinque gare
Alcune linee-guida le ha tracciate lo stesso tecnico dei bianchi a fine partita. Ricapitolando, la chiave poteva essere la «pazienza». Avversario duro da affrontare, la Giana Erminio, mai arrivato...
12 aprile 2021
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Alcune linee-guida le ha tracciate lo stesso tecnico dei bianchi a fine partita. Ricapitolando, la chiave poteva essere la «pazienza». Avversario duro da affrontare, la Giana Erminio, mai arrivato sotto porta (assente alla voce «fase offensiva»), piuttosto compatto nella propria metà di campo. Per questo motivo serviva pazientare, giocare palla a terra, tentare la giocata individuale, trovare la palla filtrante. Brava la Giana, stanca l’Olbia, che di tutto quanto scritto ha saputo fare ben poco. Si è optato per soluzioni più immediate ma completamente vanificate dalla squadra ospite: sui lanci lunghi la retroguardia era insuperabile, sui calci d’angolo gli schemi non sono riusciti («movimenti fatti benissimo ma corner calciati male» spiega Canzi).
Difficile concretizzare le idee quando sulle gambe si fanno sentire le tante gare ravvicinate e per questo i bianchi non vanno condannati. Dato positivo, l'ingresso intraprendente di Cocco, Gagliano e Marigosu. Vista la stanchezza collettiva del reparto offensivo, possono (devono) essere loro gli assi nella manica decisivi e vincenti. Nelle ultime tre settimane, si giocheranno cinque partite. Non sono poche. (p.a.)
Difficile concretizzare le idee quando sulle gambe si fanno sentire le tante gare ravvicinate e per questo i bianchi non vanno condannati. Dato positivo, l'ingresso intraprendente di Cocco, Gagliano e Marigosu. Vista la stanchezza collettiva del reparto offensivo, possono (devono) essere loro gli assi nella manica decisivi e vincenti. Nelle ultime tre settimane, si giocheranno cinque partite. Non sono poche. (p.a.)