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Un’Olbia in affanno strappa il pareggio

Un’Olbia in affanno strappa il pareggio

Reti inviolate nella sfida con la Giana Erminio: i galluresi sono apparsi prudenti e stanchi per il tour de force di fine stagione

12 aprile 2021
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OLBIA (4-3-1-2): Tornaghi; Arboleda Altare Emerson Cadili (27’ st Demarcus); Pennington (27’ st Marigosu) La Rosa Lella; Biancu; Ragatzu (37’ st Gagliano) Udoh (37’ st Cocco). All. Canzi.

GIANA ERMINIO (3-5-2): Acerbis; Marchetti Corti Montesano; Perico (43’ st Barazzetta) Pinto Madonna (43’ st Rossini) Dalla Bona (19’ st Capano) Zugaro (19’ st De Maria); Corti Perna (36’ st Ferrario). All. Brevi.

ARBITRO: Lovison di Padova.

NOTE: ammoniti Zugaro, Arboleda e Perna. Recupero, 0’ pt, 6’ st.

OLBIA

La partita della stanchezza. Ma anche la partita del sapersi accontentare. Al “Nespoli”, tra Olbia e Giana Erminio, più che l’ambizione della vittoria ha prevalso la paura per la sconfitta. In estrema sintesi: pari a reti inviolate e con pochi momenti degni di nota. La classifica parlava di scontro diretto, entrambe le formazioni vengono da una notevole striscia positiva di risultati e rendimento, e poi c’era il ritorno a Olbia da ex di Oscar Brevi, che l’anno scorso ha portato i bianchi alla salvezza e oggi prova a fare altrettanto sulla panchina dei lombardi. Ma in occasione del 35° turno del girone A di serie C, il bel gioco è stato lasciato nel cassetto. La squadra di Gorgonzola ha messo in campo tutte le sue doti di contenimento e annullamento degli avversari, l’Olbia, dopo gli acciacchi mostrati sin qui solo a sprazzi, è apparsa per la prima volta davvero stanca. Max Canzi torna a puntare dal primo minuto su Cadili dopo il lungo stop dettato dal covid, ma è costretto a rinunciare per infortunio a Occhioni, alternativa divenuta improvvisamente preziosa per il centrocampo bianco.

Davanti, solito tandem Ragatzu-Udoh supportato da Biancu sulla trequarti. La conta dei meno brillanti si concentra in particolare sui sopracitati. Tutti e tre apparsi in affanno – il minutaggio delle ultime settimane non ha praticamente mai concesso di rifiatare – e poco ispirati. Un turno di appannamento è più che lecito in mezzo al tour de force in cui l’Olbia è coinvolta fino al termine della stagione. Per la cronaca del match, si segnalano quasi esclusivamente conclusioni dalla distanza. Nel primo tempo Biancu al 35’, ma la palla finisce alta, al 44’ il tiro di Pennington trova lo specchio della porta ma anche i guanti di Acerbis. Nella ripresa, ancora dal limite: La Rosa calibra bene ma la conclusione termina fuori di poco (57’), Biancu cerca Lella in area ma il centrocampista colpisce malissimo (61’). Ancora Ragatzu tiro dal limite, a lato della porta (76’). Infine il subentrato Marigosu sciupa una palla di Altare a tu per tu col portiere avversario (90’). Pericolosa l’unica azione degna di nota della Giana, con Tornaghi costretto a impegnarsi per respingere prima il tiro di De Maria e poi la ribattuta di Madonna, a metà della ripresa.

Paolo Ardovino

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