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Sardara: «I valori e le regole del nostro club sono più importanti dei risultati»

Mario Carta
Sardara e Pozzecco
Sardara e Pozzecco

Il presidente della Dinamo spiega la sospensione per dieci giorni del coach

05 maggio 2021
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SASSARI. «Ci sono princìpi e valori superiori a qualsiasi risultato». Così Stefano Sardara sul primo, immediato dubbio: perché sospendere Pozzecco proprio ora, con il campionato che si chiude e i playoff che cominciano? «E poi – prosegue il presidente della Dinamo –, siamo stati obbligati dalla tempistica. L’8 aprile è arrivata la seconda multa dalla Fiba per il suo comportamento a Nymburk e non è che potevamo adottare la decisione immediatamente, il 9. Ci abbiamo ragionato, abbiamo parlato con lui. Pozzecco poteva anche fornire una chiave diversa dell’accaduto, poteva darci una spiegazione... ma non è successo, ci siamo consultati in società e con gli avvocati e ora abbiamo deciso»

Sì, ma perché? Non si era mai visto.

«Certo che si è visto. È un dipendente sotto contratto, come tutti noi».

Dieci giorni senza...

«Senza squadra, senza palestra, senza stipendio».

Ma proprio ora...

«Se mettiamo davanti a tutto i risultati giriamo la testa dall’altra parte e facciamo finta di niente, ma non è giusto. Invece, anche se capisco che il timing non è ideale, abbiamo messo in primo piano i valori del nostro club».

È un preludio all’esonero?

«No, il licenziamento arriva se uno persevera, ma se capisce l’errore c’è una sanzione e finisce lì».

Nelle ultime partite Poz era apparso più posato del solito.

«Eh no, nell’ultima gara un tecnico lo ha preso. Ma al netto di questo, erano 3 settimante che discuteva con noi dell’accaduto, dal 9 di aprile, quindi una calmata....»

C’è sconcerto tra i tifosi.

«Ho sempre in grande considerazione ogni punto di vista, ma in questo occasione non conoscendo i fatti non è possibile valutare. Ho dovuto preservare la bontà del nostro progetto. Se vogliamo fare quelli che se ne fregano... Se ci abituiamo tutti a bestemmiare poi diventa normale, ma io non mi abituerò mai. O urlare in campo... In questi due anni ho avuto abbastanza pazienza, ma dopo Nymburk, stop».

La squadra? Ci ha parlato?

«Sono fuori per lavoro, la vedrò domani a Brindisi, dove a guidarla saranno Casalone e Gerosa. E’una partita molto importante per la classificazione nella griglia playoff».

Presidente, chi sarà l’anno prossimo l’allenatore della Dinamo?

«Lo vedremo a fine stagione».

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