La Nuova Sardegna

Sport

Anche Loddo vola a Tokyo

di Enrico Carta
Anche Loddo vola a Tokyo

Oristanesi al top: il tecnico del canoista Rizza ai Giochi con Oppo, Orro e forse Patta

16 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Per ora è un tris, ma potrebbe diventare un poker. Gli assi che Oristano è pronta a calare sul tavolo delle Olimpiadi di Tokyo crescono di giorno in giorno. Dopo il canottiere Stefano Oppo e la pallavolista Alessia Orro, a pescare la carta giusta è stato Stefano Loddo, allenatore di canoa che sarà al fianco del suo allievo Manfredi Rizza che ieri, nelle acque di Szeged in Ungheria, ha conquistato il bronzo nella gara di Coppa del Mondo che valeva anche il pass per le gare a cinque cerchi di agosto. Il canoista trentenne, col quale Stefano Loddo aveva già vissuto l’esperienza di Rio de Janeiro, si era già messo in tasca il biglietto per il Giappone venerdì, quando si era qualificato per la finale nel K1 200 metri.

Con le Olimpiadi già in tasca, la finale di ieri ha regalato una gioia in più, visto che il canoista e il suo coach si sono portati a casa dall’Ungheria la medaglia di bronzo e per giunta con soli 6 centesimi di distacco dal vincitore che, fatto non secondario, è il campione olimpico in carica. Significa che a Tokyo non si andrà in passerella, ma per cercare un posto al sole. In ogni caso ci si può lasciare a un momento di gioia, «sì, ma solo per un attimo perché adesso continuiamo a lavorare duro per fare il meglio possibile alle Olimpiadi. Se ci alleniamo bene, possiamo puntare molto in alto», dice Stefano Loddo. Eccolo quindi un altro pezzo della Oristano sportiva già pronto a fare le valigie. «Sono stati mesi molto faticosi e devo dire grazie proprio alla mia terra, perché gran parte della preparazione l’abbiamo svolta nei campi di regata tra Cabras e Riola Sardo, dove hanno le strutture e si allenano tutto l’anno i ragazzi del Circolo Nautico Oristanese. La mia presenza ha ovviamente agevolato tutto, perché io ho iniziato la mia carriera proprio in quella società come atleta, prima di cominciare l’altra parte della mia vita sportiva da allenatore. Con tutti i problemi che ci portiamo dietro per via dell’emergenza sanitaria, non era facile dire di sì a un atleta che comunque proviene da fuori Sardegna, mettergli a disposizione le strutture e fornirgli tutta l’assistenza possibile».

Se il sogno a cinque cerchi è quindi andato avanti, il merito è collettivo e chissà che alla pattuglia di chi si sente già sull’aereo non si aggiunga il “quarto moro oristanese” ovvero il velocista Lorenzo Patta, fresco di record sardo nei 100 metri di atletica leggera e probabile componente della staffetta azzurra.

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative