L'Italia contro la Svizzera cerca conferme e la qualificazione
Agli Europei seconda gara per gli azzurri. Mancini frena: "I bookmakers ci danno favoriti? Bene, loro ci azzeccano, ma noi pensiamo a guadagnarci gli ottavi"
ROMA. «C'è tensione, come sempre, ma noi dobbiamo giocare con gioia e allegria». Nei suoi piani tattici, Roberto Mancini deve aver incluso anche il 5-5-5 di Oronzo Canà: dopo aver inviato ai suoi azzurri il video di Lino Banfi («l'ho fatto perchè lui come tecnico è avanti a tutti...»), il ct azzurro aggiunge infatti altra leggerezza a un' Italia che vince e scalda i tifosi ma che a un passo dalla qualificazione agli ottavi deve evitare il rischio del braccino corto.
Dopo il buon esordio con la Turchia, oggi 16 giugno (ore 21, diretta su Rai 1 e su Sky) all'Olimpico c'è la Svizzera e con una vittoria gli azzurri sarebbero già agli ottavi, anche da primi se a Baku Turchia e Galles dovessero pareggiare. Mancini sa però che la strada è lunga, se hanno ragione i bookmakers inglesi che danno la sua Italia tra le favorite per arrivare alla finale di Wembley. E allora meglio riportare tutti con i piedi per terra e affrontare la partita con la spensieratezza di un bambino.
«Wembley? Prima pensiamo agli ottavi - dice il ct - Sono sempre fiducioso che la nostra sia un'ottima squadra e convinto che possa solo migliorare, vedremo quel che succederà. Se siamo favoriti? Se lo dicono i bookmakers inglesi lo accettiamo perché lo azzeccano, ma il campionato è ancora lungo». Archiviato l'esordio con la Turchia il ct guarda ora alla Svizzera, una avversaria di tutto rispetto, che dopo il passo falso contro il Galles è in cerca del riscatto. «La Svizzera è sempre tra le prime 10 del ranking europeo - sottolinea Mancini - ha un allenatore che conosce benissimo il calcio italiano, per questo abbiamo grande rispetto. Servirà una gara perfetta senza quasi sbagliare niente. Shaqiri? È un giocatore forte, è una delle migliori mezzepunte in Europa».
Su che Italia sarà contro gli elvetici Mancini non si sbottona. Certa l'assenza di Florenzi, tiene banco il ballottaggio Di Lorenzo-Toloi. Ma sull'undici che domani sera affronterà gli elvetici il ct non dà troppe indicazioni. «La nostra squadra è fatta di tutti titolari, anche quando cambiamo le cose vanno sempre bene ed è merito dei ragazzi che sono tutti bravi giocatori. Alla fine però si gioca in 11, ma non importa chi gioca, tutti faranno la propria partita e la faranno bene _ dice. E aggiunge _. Noi potremmo anche cambiare, abbiamo il nostro tipo di gioco, i ragazzi sanno quello che devono fare in campo. Non cambierebbe molto. Conosciamo bene la Svizzera, ce l'abbiamo anche nel girone di qualificazione per il Mondiale, sappiamo che è una squadra forte, quadrata, piena di giocatori tecnici. Dovremo fare una partita senza sbagliare nulla».
Quanto a Verratti, il giocatore è praticamente recuperato e potrebbe andare già in panchina oggi. «Comunque - sottolinea il ct - dobbiamo ancora decidere se verrà in panchina o se aspetteremo la prossima, però diciamo che siamo molto ottimisti». A chi gli domanda un appello ai tifosi affinché indossino la maglia azzurra all'Olimpico, il commissario tecnico risponde: «ne sarei felicissimo, ma l'importante è che poi noi macchiamo d'azzurro il terreno di gioco. Di certo siamo felici di andare a fare ciò che sognavamo fin da bambini, su un palcoscenico così prestigioso. E siamo contenti di aver iniziato con una vittoria, abbiamo raccolto i primi tre punti ma non conta nulla, non abbiamo ancora fatto niente». (ANSA).