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La "Settimana" sarda: l'isola riabbraccia il grande ciclismo

Andrea Sini
La "Settimana" sarda: l'isola riabbraccia il grande ciclismo

Sardegna come trampolino di lancio verso Tokyo. Domani 14 luglio il via con la Alghero-Sassari e poi rotta verso sud

13 luglio 2021
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SASSARI. La Sardegna come trampolino di lancio verso Tokyo, i saliscendi e gli strappi delle strade dell'isola come verifica in una fase caldissima della stagione. La carovana del ciclismo professionistico torna a colorare le strade della Sardegna, con un evento che promette spettacolo: con la "Settimana Ciclistica Italiana - Sulle strade della Sardegna", da domani a domenica si tornerà a respirare l'aria delle grandi corse a tappe, a quattro anni dal passaggio del Giro d'Italia del centenario e a dieci anni dalla più recente edizione del Giro di Sardegna. Non mancano i grandi nomi, su tutti Elia Viviani, medaglia d'oro a Rio 2016, che a Tokyo sarà il portabandiera della rappresentativa italiana.

Le sinergie. La manifestazione, organizzata da Great Events, Natura Srl e GS Emilia, con il supporto della Regione Sardegna e della Provincia di Sassari, è stata presentata ieri mattina nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia, alla presenza di una parata di rappresentanti istituzionali di tutti i territori coinvolti. Segno tangibile di un'unione d'intenti che ha portato il privato (la "visione" di Carmelo Mereu e Federico Soro) a mettere sul piatto un'idea importante per utilizzare lo sport come veicolo di promozione del territorio. Un assist colto a volo dagli amministratori pubblici, in una fase cruciale della ripresa post covid.

La gara. Cinque tappe, quattro città principali coinvolte (Alghero, Sassari, Oristano e Cagliari), su un tracciato lungo 860 chilometri che toccherà tantissimi centri, soprattutto dell'interno. Si parte domani con la Alghero-Sassari, frazione lunga 155 chilometri, e si prosegue con la Sassari-Oristano, 185 chilometri, in programma giovedì. Venerdì i corridori partiranno da Oristano e arriveranno a Cagliari dopo 181 chilometri. Da quel momento in poi a fare da sfondo alla gara saranno le strade del sud dell'isola, con due tappe con arrivo e traguardo nel capoluogo: venerdì (168 km) la risalita nel Campidano e la deviazione nel Gerrei sino ad Armungia, prima di riscendere verso sud. Domenica la frazione finale, 170 chilometri, ancora con partenza da Cagliari: stavolta il gruppo farà tappa verso il Sulcis Iglesiente, si spingerà sino a Carbonia per poi puntare dritto verso il traguardo finale, posizionato in viale Diaz.

Verso Tokyo. In concomitanza con la settimana che chiude il Tour de France, e nell'immediata vigilia delle Olimpiadi di Tokyo, gli appassionati di tutta la Sardegna e i turisti presenti nell'isola hanno la possibilità di ammirare dal vivo alcuni dei campioni che saranno protagonisti in Giappone. Le squadre al via sono 21 ("ma molte di più - hanno spiegato gli organizzatori - sono quelle che avevano manifestato l'interesse a partecipare"), con 7 atleti al via per ogni team. Presenti, tra le tante, Uae Team Emirates, Bora-Hansgrohe, Israel Start-Up Nation, Bahrain Victorius, Movistar, Vini Zabu', Gazprom-Rusvelo, Androni Giocattoli-Sidermec, Euskaltel-Euskadi e Amore & Vita. Una carovana che porta con sé circa tremila persone, tra staff tecnici e addetti ai lavori.

Stelle e outsider. Il team più atteso è senza dubbio la nazionale italiana del commissario tecnico Davide Cassani, che schiera come detto Elia Viviani, portabandiere azzurro ai Giochi Olimpici, Filippo Ganna, che a Tokyo punta a una medaglia pesante, Damiano Caruso, protagonista al recente Giro d'Italia, oltre a Michele Scartezzini, Simone Consonni, Alberto Bettiol e Gianni Moscon. Da seguire con attenzione anche Enrico Battaglin, Giovanni Visconti, l'intramontabile Davide Rebellin e Diego Ulissi, De Marchi e Cimolai della squadra Israel, lo svizzero Mader, l'emergente Aleotti, Alex Dowsett, il tedesco Pascal Ackermann, gli spagnoli Gonzales e Azurmendi.©RIPRODUZIONE RISERVATA

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