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[EMPTYTAG]La sfilata in ordine alfabetico nipponico, la nostra delegazione È diciottesima  

Una cerimonia minimal, nello stadio vuoto lo sport batte il covid

Una cerimonia minimal, nello stadio vuoto lo sport batte il covid

[LUOGO]TOKYO[TESTO]Numeri record per la cerimonia di apertura, che nonostante i tagli alla partecipazione degli atleti e lo stadio senza pubblico, dura 3 ore e mezza. Al centro la pandemia e la...

23 luglio 2021
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[LUOGO]TOKYO

[TESTO]Numeri record per la cerimonia di apertura, che nonostante i tagli alla partecipazione degli atleti e lo stadio senza pubblico, dura 3 ore e mezza. Al centro la pandemia e la vittoria dell'uomo, dello sportivo, sul Covid.

Questo mentre aumenta a 87 il numero di casi positivi fra i partecipanti all'avventura olimpica, fra atleti, componenti delle delegazioni e addetti al villaggio olimpico. Sotto gli occhi di 18 capi di stato, in uno Stadio Olimpico quasi deserto - soltanto un migliaio gli invitati - sfileranno le delegazioni dei 205 paesi, in formazione ridotta causa Covid. I 384 azzurri in gara non potranno essere tutti presenti a causa dei limiti imposti dalla pandemia. I presenti saranno guidati dai portabandiera Elia Viviani e Jessica Rossi, per la prima volta non sfileranno in abito formale ma in una speciale tuta concepita da Giorgio Armani, una sorta di «connubio» fra i colori delle bandiere di Italia e Giappone. La sfilata sarà aperta come tradizione dalla Grecia, culla delle Olimpiadi. Le delegazioni dei vari paesi si succederanno in base all'ordine alfabetico giapponese, per il quale l'Italia si presenterà 18/a. Prima delle squadre nazionali, sfilerà la 205/a delegazione, quella dei rifugiati, mentre a chiudere - come sempre - sarà la nazionale del Giappone. Pur se un veterano delle cerimonie inaugurali, il veneto Marco Balich, «mente» di tanti eventi olimpici, confessa all'Ansa: «nella mie storia olimpica non ho vissuto mai cerimonie senza pubblico. Immaginare che l'Italia esce e non c'è il boato che la accompagna... Trovo però che sia stata la decisione più intelligente quella adottata dal Comitato olimpico di Tokyo quella di focalizzarsi sugli atleti, sul loro sacrificio e sul loro sforzo. Alla fine, tutto questo lo facciamo per loro. Lo spettacolo sarà all'insegna della sobrietà e dell'estetica giapponese».

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