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Dal miracolo salvezza all’addio la parabola del tecnico toscano

di Enrico Gaviano

CAGLIARI. Il calcio è impietoso. Quando si dovrà parlare di rimonte storiche, in casa rossoblù, inevitabilmente la mente tornerà all’impresa di Leonardo Semplici, arrivato a Cagliari il 22 febbraio...

15 settembre 2021
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CAGLIARI. Il calcio è impietoso. Quando si dovrà parlare di rimonte storiche, in casa rossoblù, inevitabilmente la mente tornerà all’impresa di Leonardo Semplici, arrivato a Cagliari il 22 febbraio di quest’anno, alla 23a giornata con la squadra all’ultimo posto con appena 15 punti. Rossoblù spacciati a 15 turni dalla fine? No, perché i 22 punti conquistati (6 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte) hanno regalato la salvezza con una giornata d’anticipo.

Ma stavoltaTommaso Giulini ha rotto gli indugi subito, lasciando da parte i sentimenti e decidendo l’ esonero appena dopo 3 giornate, molto probabilmente sull’onda della sconfitta di domenica e la rimonta subìta dal Genoa dallo 2-0 al 2-3.

Arrivato alla guida della società nella stagione 2014-15, Giulini in otto stagione è già arrivato a quota 9 allenatori diversi, Mazzarri sarà il decimo. Nella stagione di insediamento che terminò con la retrocessione in B, chiamò Zednek Zeman, poi Gianfranco Zola, poi ancora il boemo, quindi Gianluca Festa. Per due stagioni tutto è andato bene, con Massimo Rastelli: prima la promozione in serie A, poi l’11° posto, miglior risultato sinora dell’era giuliniana. Il valzer riprende già dal 2017/18. L’avvio stentato costa il posto a Rastelli che viene sostituito da Diego Lopez, che conquista la salvezza. Identico risultato nella stagione seguente per Rolando Maran, che però salta nel 2019/20 dopo un avvio strepitoso di campionato a causa di una serie di sconfitte consecutive. Walter Zenga chiude la stagione (terminata a luglio a causa della pandemia) senza patemi d’animo. Nella scorsa stagione arriva Eusebio Di Francesco, ma il rendimenti del Cagliari è negativo e alla 23a salta la panchina per far posto a Semplici.

Per quanto riguarda gli esoneri fulminei nella storia del Cagliari in serie A, ce ne sono due ancora più veloci di questo, entrambi per mano di Massimo Cellino. Nel 1993 Gigi Radice fu cacciato la mattina della prima partita di A con l’Atalanta, sostituito da Bruno Giorgi. Nel 2011 Roberto Donadoni fu invece sostituito prima dell’inizio del campionato con Massimo Ficcadenti.

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