Cagliari rinunciatario, il Napoli vince facile 2-0
Neanche un tiro in porta dei rossoblù schierati per 70 minuti con una sola punta da Mazzarri. Osimeh travolgente: segna e si procura il rigore trasformato da Insigne
NAPOLI. Non era certo quella di Napoli la trasferta adatta per ripartire dopo la brutta scoppola interna con l'Empoli. Ma il Cagliari ha deluso oltre le aspettative. Neanche un tiro in porta e pallino del gioco sempre nelle mani della capolista che ha infilato la sesta vittoria consecutiva imponendosi con facilità quasi irrisoria per 2-0.
Mazzarri è partito con uno schieramento a sorpresa: un 4-5-1 praticamente a specchio con lo schema utilizzato dal Napoli: davanti a Cragno, Zappa, Walukiewicz, Godin e Caceres e a centrocampo Nandez, Marin, Strootman, Deiola e Lykogiannis dietro l’unica punta Joao Pedro. L’intento del tecnico era quello di infittire il centrocampo e creare difficoltà alla costruzione del gioco alla squadra di Spalletti.
Intanto il povero Joao Pedro nulla ha potuto nelle rare sortite offensive dei suoi. Lui che prima punta non è si è dovuto adattare riuscendo a malapena a non rimediare una figuraccia. E in realtà il piano del tecnico del Cagliari è fallito abbastanza presto: all’11’ non scatta la trappola del fuorigioco e Osimhen insacca il suggerimento di Zielinski liberissimo sull’out destro.
La ragnatela dei passaggi stordisce i rossoblù che non riescono a far altro che difendersi e sperare. Al 19’ su azione d’angolo la squadra di Mazzarri è pericolosa con Caceres che impatta la sfera poi deviata da un difensore del Napoli a mezzo metro dalla porta di Ospina. Sarà l'unica occasione vera per i rossoblù in tutta la partita.
Il Cagliari è sempre sotto pressione anche se in effetti i pericoli per Cragno sono pochi. Ci prova due volte nella fase centrale del tempo Osimhen ma prima il suo destro a incrocio finisce sul fondo e lo stesso destino segue un colpo di testa dell’attaccante partenopeo.
Nella ripresa il canovaccio non cambia con il Napoli che fa il bello e il cattivo tempo contro un Cagliari che non riesce a controbattere. All’11', come nel primo tempo, un altro colpo per il Cagliari. Stavolta è ingenuo Godin che commette un inutile fallo in area su Osimhen. Il conseguente rigore viene trasformato da Lorenzo Insigne. 2-0 e partita praticamente chiusa.
Al 23’ doppio cambio: entrano Keita per Deiola e Cappitelli per Walukiewicz, l’ultimo tentativo con il 4-4-2 per cercare una pericolosità in avanti che il Cagliari non ha avuto per quasi 70 minuti. Tutto inutile. Entrano a 6 minuti dalla fine anche Pereiro e Grassi a puntellare una linea centrale affaticata dal sistematico giropalla dei napoletani. Ma non succede più niente e il Cagliari incassa la quarta sconfitta in sei gare. Un avvio di campionato da far tremare i polsi.
Per ripartire venerdì c'è il Venezia in casa. Un'occasione che il Cagliari non deve sprecare se non vuole infilarsi già dopo sette giornate nel tunnel di una crisi profonda.
Napoli (4-2-3-1): Ospina, Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui, Ruiz (43' st Demme), Anguissa, Politano (23' st Lozano), Zielinski (23' st Elmas), Insigne (31' st Ounas), Osimhen (31' st Petagna). (1 Meret, 12 Marfella, 2 Malcuit, 59 Zanoli, 5 Juan Jesus, 44 Manolas, 14 Mertens). All.: Spalletti.
Cagliari (4-5-1): Cragno, Caceres, Walukiewicz (23' st Ceppitelli), Godin, Lykogiannis (39' st Grassi), Zappa, Nandez, Deiola (23' st Keita), Strootman (39' st Pereiro), Marin, Joao Pedro. (1 Aresti, 31 Radunovic, 12 Bellanova, 15 Altare, 44 Carboni, 21 Oliva, 30 Pavoletti). All.: Mazzarri.
Arbitro: Piccinini di Forlì.
Reti: pt 11' Osimhen; st 12' Insigne (rig). Angoli: 6-4 per il Napoli.
Note. Recupero: 0' e 3'. Ammoniti: Walukiewicz, Elmas per gioco scorretto; Osimhen per comportamento non regolamentare. Spettatori: 20 mila.