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«Non vivo di ricordi, guardo avanti»

di Andrea Sini
«Non vivo di ricordi, guardo avanti»

La stella della Dinamo, Mvp dell’ultima giornata. «Sono tornato a Sassari a 38 anni perché ho ancora voglia di dire la mia»

21 ottobre 2021
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SASSARI. «Siamo in una fase di costruzione e serve un po’ di tempo. A Natale capiremo meglio dove possiamo arrivare». La fine dell’anno è ancora lontana, ma intanto la Dinamo, che ieri è stata impegnata nel media day della Legabasket, ha già in casa il suo Babbo Natale.

Domenica mattina a Treviso, David Logan ha dato il colpo di grazia alla sua ex squadra, piazzando a 6” dalla fine la tripla che ha chiuso i conti. Per lui una performance da 22 punti con 5/7 da oltre l’arco che gli è valsa il “titolo” di Mvp della quarta giornata della serie A. Ma più che la prestazione in sé, caratterizzata anche cifre insolite come 6 palle perse, a fare la differenza è stato ancora una volta il suo killer instinct. Rimasto evidentemente intatto sulla soglia delle 39 primavere. E dopo la sirena si è lasciato andare a uno slancio di entusiasmo non esattamente tipico del suo carattere.

Felice per la vittoria?

«Sì, contento – dice la guardia di Chicago –, abbiamo vinto una gara complicata contro una buona squadra. Ci voleva. Penso che abbiamo giocato una bella partita, siamo riusciti a seguire il piano partita e siamo sempre stati sul pezzo. Ma non è stato per niente facile».

Dopo qualche passo indietro, si può dire che si trattava già di un momento chiave della stagione, anche se siamo soltanto all’inizio?

«Le vittorie chiamano vittorie, un bel successo aiuta sempre anche nel lungo periodo. Abbiamo analizzato e capito alcune cose che non erano andate bene in certe partite precedenti. Ora ci stiamo allenando bene in vista della partita di domenica con Brescia. Possiamo procedere tranquillamente».

Com’è il nuovo gruppo?

«Un bel gruppo, ognuno sta cercando di fare del proprio meglio per sé e per la squadra. La preseason e questo inizio di stagione sono momenti importanti per costruire la chimica di squadra e per imparare a fidarci l’uno dell’altro. Sicuramente non possiamo che migliorare e questa è la cosa più importante. I progressi, giorno dopo giorno, si stanno già vedendo».

Lei e Devecchi siete le chiocce di questa squadra.

«Io e il capitano siamo i più anziani, è vero, quest’anno siamo anche compagni di stanza. E c’è anche da dire che ci siamo noi vecchi e poi tanti giovani, non c’è una via di mezzo. Come ho già detto, siamo un buonissimo gruppo».

Cinque anni dopo l’epopea del Triplete, come mai ha scelto di tornare a Sassari?

«Sassari per me è un posto familiare: conoscevo la società, mi sono trovato bene durante i primi due anni qui e quando c’è stata l’opportunità sono tornato volentieri. I trionfi di quegli anni? Il passato è passato, è stato molto bello vivere quelle emozioni, ora è un bel ricordo ma il presente è questa squadra, e sono gli obiettivi che abbiamo per questa stagione».

Dove può arrivare il Banco?

«Ancora è presto, è difficile dirlo, tutte le squadre stanno prendendo forma. Credo che verso il periodo di Natale saremo in grado di capire dove saremo in grado di arrivare».

Ha giocato – e vinto – in dieci diverse nazioni, tra poco compirà 39 anni. Dove vuole arrivare David Logan? Il vostro team manager Lele Fara dice che può giocare sino a 45 anni...

«Mi sento ancora molto bene, ma chiaramente a questa età devi ragionare anno per anno. Al momento va tutto ok, a fine stagione farò le mie valutazioni. Nel frattempo mi diverto ancora».

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