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La Dinamo graffia poi cala È quasi fuori dall’Europa

di Andrea Sini
La Dinamo graffia poi cala È quasi fuori dall’Europa

Il Prometey esce alla distanza e prenota il terzo posto che vale i playoff

28 ottobre 2021
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SASSARI. Solo dolori in Champions league. L’Europa è ancora indigesta per la Dinamo, che al palazzetto cade contro il Prometey per 79-87 e resta tutta sola in coda alla classifica del gruppo A. In quello che era prevedibilmente il primo spareggio per il terzo posto nel “girone della morte”, i sassaresi di Cavina sprecano il +16 (36-20) del primo tempo spegnendo improvvisamente il motore per almeno 10 minuti a cavallo tra i quarti centrali: in quel frangente arriva un break di 10-30 per gli ospiti che compromette la gara. Poi i sassaresi riprendono a giocare, ma i piccoli spariscono letteralmente dal campo e dopo il 74-72 firmato da Treier a 4’50” dalla fine arriva l’ultima sbandata: un devastante 11-0 per gli ucraini, squadra “naif” dal punto di vista tattico ma piena di talento, chiude i giochi. È un ko che pesa sotto tutti i punti di vista, a quattro giorni dalla complicatissima trasferta sul campo dell’Olimpia Milano.

Buoni propositi. Coach Cavina modifica lo starting five, inserendo Battle al posto di Gentile, gli ucraini partono con due canestri dell’ex brindisino Harrison, poi il Banco accende il motore: Bendzius fa di tutto, Clemmons piazza due bombe e Burnell in tap-in allunga il break sassarese a 10-0. Sono passati solo 3 minuti e il match è già nel vivo, infatti il Prometey reagisce con un controbreak di 7-0 e rimette subito in partita. Gli arbitri si divertono a fischiare infrazioni di passi a chiunque (5 volte nei primi 6’!), entra il grande ex Miro Bilan, intanto Cavina pesca dalla panchina e pesca bene, con Logan e Treier che permettono ai biancoblù di allungare e chiudere il periodo sul 22-13.

Buoni segnali. Con big Mek fuori, il Banco gioca senza centro di ruolo, ma Treier se la cava benone, e intanto l’attacco va: il Prometey attacca in maniera confusa, Logan è caldissimo e il divario si allarga ancora: poco prima di metà periodo Bendzius firma la tripla del +16 (36-20).

Il blackout. Sembra tutto facile, invece il Banco rallenta e il Prometey prima dimezza lo svantaggio con Harrison (40-32), poi dal 44-32 risale addirittura a -6 con le due triple di Stephens che chiudono il periodo sul 44-38. Il rientro in campo è pessimo: il Prometey impiega 65” per pareggiare a quota 44 con Bilan e altri 30” per mettere la freccia con una bomba di Harrison (46-47). Dopo 2’17” sul 46-50 e un break di 2-12 sul groppone Cavina chiede finalmente timeout e la Dinamo prova a scuotersi.

La reazione. Mekowulu fa finalmente qualcosa di buono prima di commettere il suo quarto fallo, Burnell dalla lunetta riporta avanti il Banco, 57-56. Si procede punto a punto e alla terza sirena il Prometey è avanti 63-65. Il Banco si tiene a galla con le triple di Bendzius e Treier, con l’estone che fa pentole e coperchi contro Bilan e 5’ dalla fine colpisce ancora da oltre l’arco per il 74-72.

Crollo verticale. Il match è durissimo ma è comunque giocabile, almeno in teoria: invece la Dinamo ha un crollo verticale e in un batter d’occhio gli ucraini piazzano un parziale di 6-0, allungando poi ancora sul 74-80 a 1’59”. Per i sassaresi è buio pesto, Logan e Clemmons non riescono a prender per mano la squadra e non fanno più canestro neanche per sbaglio. Il Banco affonda sempre di più e a 62” dalla fine è sotto di 9, 74-83, schiacciata da un break di 0-11. Clemmons segna da fuori a frittata già in forno, con i titoli di coda che scorrono mestamente su un’altra sconfitta decisamente dura da digerire.

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