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Al palazzetto arriva il Riesen serve un riscatto immediato

Al palazzetto arriva il Riesen serve un riscatto immediato

Alle 20,30 la quarta sfida di Champions League contro i fortissimi tedeschi Una vittoria riporterebbe il sereno, ma si attende soprattutto una reazione

08 novembre 2021
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SASSARI. Subito in campo, subito l’occasione per un riscatto doveroso, ma stavolta sarà ancora più dura. La Dinamo torna in campo questa sera alle 20,30 nella quarta giornata della Champions league. Al PalaSerradimigni arriva un cliente scomodo che più scomodo non si può, l’Mhp Riesen Ludwigsburg, capolista solitario del gruppo A con tre vittorie in altrettante partite. Dalla parte opposta della classifica c’è proprio il Banco di Sardegna, ancora a quota zero ma ancora con qualche flebile speranza di qualificazione al “play-in”, il turno successivo.

Prima di rassegnarsi e pensare che la stagione europea sia andata, la squadra di Demis Cavina ha il dovere di provarci, sapendo che ottenere una vittoria contro una delle due prime della classe (l’altra è Tenerife, che ha ottenuto 2 vittorie su 3) non cambierà la sostanza: per passare il turno i sassaresi dovranno andare a fare il colpo in Ucraina tra un mese ribaltando obbligatoriamente il meno 8 incassato in piazzale Segni.

Oggi dunque la Dinamo gioca soprattutto per sé, per dare segnali di vita alla società e all’ambiente e per scacciare i fantasmi di una crisi che si sta facendo sempre più profonda.

L’avversario, come detto, da un lato è il meno indicato per pensare di ricaricare le pile con una facile vittoria, dall’altra rappresenta un ennesimo banco di prova di alto livello (dopo Milano e, in parte, Trieste) che obbliga gli attori protagonisti ad avere l’approccio giusto, onde evitare l’ennesima figuraccia.

La gara dell’andata, compromessa in maniera pesante nel primo quarto (27-12) conferma ancora una volta quanto l’approccio sia importante per provare a giocarsela con le armi giuste. In Germania finì 94-81, con i biancoblù di Cavina mai in grado di rientrare in partita dopo il break iniziale. D’altro canto, lo score di quella serata di inizio ottobre presenta segni di ciò che potrebbe essere e invece non è più stato: Clemmons mandò a referto 17 punti e 7 assist; Mekowulu fu protagonista sotto canestro con 17 punti, 8 rimbalzi e 6/7 al tiro, pur con ben 6 palle perse; Battle arrivò a quota 16 nonostante una serata da incubo al tiro da fuori (0/5).

Oggi, per provare a superare Ludwigsburg, nona nel campionato tedesco ma che punta soprattutto alla Champions League, servirà tutto questo e molto altro ancora. Stasera, più di altre volte, la prestazione, l’approccio e quelli che coach Cavina chiama “segnali”, saranno più importanti del risultato in sé. (a.si.)

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