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La Coppa Italia di pallamano: per la Raimond un trionfo che arriva da lontano

di Andrea Sini
La Coppa Italia di pallamano: per la Raimond un trionfo che arriva da lontano

Atleti e dirigenti in visita alla Nuova Sardegna con il trofeo appena conquistato Il tecnico rossoblù Luigi Passino: «Grande società e gruppo straordinario»

08 febbraio 2022
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SASSARI. «Quando si arriva a vincere una coppa, l’allenatore diventa piccolo piccolo ed è giusto che la scena sia tutta dei ragazzi. Perché in campo vanno loro e in questi giorni a Salsomaggiore sono stati davvero straordinari». Luigi Passino, un uomo che nella pallamano ha vinto di tutto, si leva simbolicamente il cappello di fronte all’impresa dei suoi giocatori.

La Raimond Sassari è rientrata ieri mattina in città da Salsomaggiore, dove domenica sera ha battuto Conversano al termine di una finale dai contorni epici, conquistando il primo trofeo della sua ancor giovane storia. Appena il tempo per riposare qualche ora, al termine di una trasferta iniziata mercoledì, poi il gruppo rossoblù ha potuto concedersi una serata di festa insieme a sponsor e partner.

Prima, però, Francesco Mbaye e compagni hanno portato la Coppa nella redazione centrale della Nuova Sardegna, venendo accolti dagli applausi di giornalisti e poligrafici. Quasi tutti afoni dopo le urla di gioia di domenica notte, alcuni acciaccati, come il campione gabonese Cherubin Tabanguet, “scavigliatosi” nelle battute finali della gara con Conversano ma che, zoppicante, ha tirato e segnato uno dei rigori decisivi. «Chiedo solo due cose – ha sorriso arrivando in redazione – l’ascensore e una sedia». «Lui è il nostro fenomeno – ha detto di lui Passino – è un fenomeno per gli occhi e per la capacità di trasformare qualsiasi situazione di gara in un gesto decisivo. Per noi è davvero un onore avere un giocatore di queso livello».

Musica per le orecchie del diesse Andrea Giordo, che ha creato praticamente dal nulla questa realtà vincente e che, insieme al vicepresidente Silvio Ruggeri, ha allestito una squadra in grado di puntare sempre più in alto a livello nazionale e di competere anche nelle coppe europee. «Ancora non sono riuscito a realizzare pienamente la portata di questa impresa – dice Giordo –, ma vedere il sorriso nei volti dei ragazzi, vederli sollevare la coppa e portare con orgoglio la medaglia al collo è già qualcosa di meraviglioso. Domenica sera abbiamo vissuto emozioni incredibili, perché la finale è stata un’altalena infinita di colpi al cuore. Ma chiaramente questa vittoria arriva da lontano, arriva dalle due grandi partite giocate nei quarti e in semifinale, e da tutto il lavoro che c’è dietro la nostra organizzazione. Un impegno davvero notevole. Poi il mister e i ragazzi ci hanno regalato questa grande gioia, e allora la fatica svanisce completamente».

«In questo momento ci sono sin troppi riflettori puntati su di me – dice ancora Luigi Passino –. Ma io non vado in campo, non realizzo reti, cerco solo di trasmettere alcune idee ai ragazzi e poi però sono loro a metterle in pratica. I veri artefici di questa impresa sono loro, e mi piace sottolineare che ciò che fa la differenza non è il talento del singolo, ma la forza del gruppo: quando un gruppo diventa squadra, sa sacrificarsi, riesce a tollerare i difetti del singolo e a valorizzare i pregi di ognuno, in quel momento l’allenatore può andare serenamente a dormire. Perché sa che il suo gruppo può diventare una squadra vincente».

Quasi completamente afono, ma raggiante, il capitano Francesco Mbaye, sassarese doc, già campione d’Italia con la maglia di Bolzano. «Portare per la prima volta nella mia città una coppa a livello di pallamano maschile è una soddisfazione che non si può descrivere», dice con un filo di voce.

E con un filo di voce, Marco Spanu, timido fuori dal campo ma non certo tra i pali, ha glissato sul momento decisivo della finale. «La mia parata? È stato un momento importante, ma i miei compagni sono stati straordinari per tutta la partita», ha sottolineato il portiere cresciuto nella Verdeazzurro, autore della parata che ha regalato alla Raimond la sua prima Coppa Italia. Scusate se è poco.

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