Joao Pedro atterra a Istanbul, l’addio spacca la tifoseria rossoblù
Nuova avventura per il brasiliano dopo 8 stagioni e 84 gol con il Cagliari. Fra i supporter sardi c’è chi capisce la scelta dell’attaccante e chi invece pensa che abbia tradito la maglia
Cagliari. Joao Pedro è atterrato stamane 19 luglio a Istanbul per iniziare la sua avventura con il Fenerbahce. Addio dunque al Cagliari, con reazioni molto contrastanti da parte dei tifosi. Il brasiliano è arrivato nella città sul Bosforo con un volo partito da Palermo. Con lui la famiglia: la moglie e i due figli che lo hanno seguito sin da subito in questo nuovo capitolo della sua carriera. Jp10 subito si è sopttoposto alle visite mediche. Il suo contratto con la società gialloazzurra sarà di tre anni.
Joao Pedro, 30 anni, era arrivato a Cagliari nel 2014, chiamato da Zeman. Una stagione brutta visto che la squadra retrocesse subito in serie B. IN tutto 8 stagioni per l’attaccante di Ipatinga con 255 partite e 84 reti, e soprattutto, 71 reti in serie A che ne fanno il secondo marcatore assoluto nella massima serie nella storia rossoblù, alle spalle di Riva (156 reti). Con il Cagliari, Joao Pedro ha anche conquistato la maglia della nazionale, anche se la sua apparizione è stata fugace e sfortunata, uno scampolo finale della partita contro la Macedonia del Nord che ha segnato l’eliminazione dell’Italia dai Mondiali, a Palermo.
Proprio Palermo era stata la sua prima tappa italiana nella carriera. Una sola partita nel 2011, poi un po’ di pellegrinaggio fra Portogallo, Uruguay e Brasile prima di ritornare nel nostro paese, chiamato dal Cagliari.
Ora l’avventura sarda è finita. E i tifosi non hanno reagito tutti allo stesso modo. Sui social c’è un autentico florilegio di pareri. C’è chi sottolinea come il profilo fb “Cagliari orgoglio dell’isola” che «Al di là di come la passata stagione è finita non possiamo che ricordare con grande affetto e riconoscenza sia il calciatore che l'uomo Joao. Non nascondiamo che avremmo preferito che con un gesto di responsabilità egli rimanesse ancora un anno al Cagliari per tentare di riportarlo immediatamente in Serie A. Ma così non è stato, per ragioni che noi probabilmente non conosceremo mai nei dettagli, e in ogni caso ce ne faremo una ragione».
C’è chi invece attacca duramente, come Alessandro Demurtas, sempre su Facebook: Potevi essere un grande capitano. Tecnicamente bravo, hai segnato tanto, non tantissimo, e fatto qualche bel gol. Non hai mai incantato per velocità e corsa, spesso nervoso e, diciamolo, un cascatore da record mondiale di tuffi. Giocavi sempre e comunque, anche quando meritavi di stare in tribuna. Sei retrocesso a Venezia facendo la peggior partita della tua carriera, da capitano. Questo non te lo perdoneremo mai, caro Joao, spero di non rivederti mai più”.
Da parte sua, l’ormai ex capitano del Cagliari ha preferito evitare messaggi social di commiato per la tifoseria rossoblù. Le ultime immagini di lui alla fine dell’allenamento ad Asseminello lo ritraggono mentre abbraccia una bambina commossa che lo saluta con affetto. E lui non riesce a nascondere la sua emozione. Buona fortuna Joao.